E’ un confronto che avanza serrato – fanno sapere dal tavolo della definizione del programma – quello che vede impegnate le 4 forze che potrebbero costituire la prossima maggioranza e quindi formare il nuovo governo. Le convergenze che emergono sono significative come pure le soluzioni che si stanno profilando per la soluzione di alcuni dei nodi che attraversano il paese. Dalla delegazione del PSD incaricata di condurre le consultazioni trapela ottimismo e soddisfazione. Domani a mezzogiorno il ritorno a Palazzo Pubblico per conferire con la Reggenza e sciogliere, eventualmente, la riserva chiedendo l’assegnazione del mandato definitivo.
Intanto però il PSD si trova ad affrontare una fase piuttosto delicata esplosa all’interno del proprio partito: il dissenso manifestato da alcuni consiglieri circa la futura coalizione. Una questione che sarà affrontata questa sera nel corso della Segreteria, già convocata insieme al Gruppo consigliare. Una riunione che si annuncia piuttosto calda, dove potrebbero registrarsi anche toni di scontro, alla ricerca di un chiarimento definitivo. Nel momento in cui ci si appresta a dare al paese un nuovo governo si deve verificare la tenuta della maggioranza che si andrà a formare, capire se, in fase di voto, ci sarà quella compattezza necessaria, al di là delle visioni individuali, o se ancora una volta si affermerà la logica dei franchi tiratori. Se cioè quello che sta per nascere sarà un governo coeso o segnato ancora una volta dall’incertezza e dalla instabilità. E questo, al momento, sembra un nodo che dovrà sciogliere il PSD. Se così non fosse potrebbe anche accadere che la delegazione faccia presente alla Reggenza di essere di fronte ad un problema insormontabile e quindi di dover gettare la spugna e rinunciare all’incarico. Ma questo – fanno sapere dal PSD – è del tutto improbabile. "Siamo fortemente intenzionati – hanno più volte dichiarato – ad arrivare fino in fondo e a dotare il paese di un governo a lunga scadenza".
Intanto però il PSD si trova ad affrontare una fase piuttosto delicata esplosa all’interno del proprio partito: il dissenso manifestato da alcuni consiglieri circa la futura coalizione. Una questione che sarà affrontata questa sera nel corso della Segreteria, già convocata insieme al Gruppo consigliare. Una riunione che si annuncia piuttosto calda, dove potrebbero registrarsi anche toni di scontro, alla ricerca di un chiarimento definitivo. Nel momento in cui ci si appresta a dare al paese un nuovo governo si deve verificare la tenuta della maggioranza che si andrà a formare, capire se, in fase di voto, ci sarà quella compattezza necessaria, al di là delle visioni individuali, o se ancora una volta si affermerà la logica dei franchi tiratori. Se cioè quello che sta per nascere sarà un governo coeso o segnato ancora una volta dall’incertezza e dalla instabilità. E questo, al momento, sembra un nodo che dovrà sciogliere il PSD. Se così non fosse potrebbe anche accadere che la delegazione faccia presente alla Reggenza di essere di fronte ad un problema insormontabile e quindi di dover gettare la spugna e rinunciare all’incarico. Ma questo – fanno sapere dal PSD – è del tutto improbabile. "Siamo fortemente intenzionati – hanno più volte dichiarato – ad arrivare fino in fondo e a dotare il paese di un governo a lunga scadenza".
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