San Marino da sempre affronta simili tematiche in seno agli organismi internazionali. Ma l’intervento di Fiorenzo Stolfi, di fronte all’Assemblea, non si è fermato qui, è andato oltre, rivendicando il diritto di San Marino - e degli altri Piccoli Stati - ad essere protagonisti davvero all’interno di un’ONU democratico e funzionante.
Stolfi ha prima di tutto preso atto del difficile momento dell’organizzazione. Incapace di agire con prontezza ed efficacia, semiparalizzata da veti incrociati e da un apparato burocratico farraginoso.
C’è chi considera le Nazioni Unite un anacronismo, un’utopia inutile e costosa; il Segretario agli Esteri di San Marino non è di questo avviso. Ecco allora l’esigenza di giungere a quella riforma delle Nazioni Unite di cui si discute da anni. Secondo Stolfi è necessario soprattutto rivitalizzare l’Assemblea Generale: il consesso dove tutti gli Stati, a prescindere dalle dimensioni, contano allo stesso modo.
Si chiedono meccanismi in grado di dare efficacia alle risoluzioni che dovrebbero essere meno prolisse, ma negoziate in modo più ampio. In un contesto del genere realtà come "San Marino – ha affermato Stolfi – potrebbero offrire grandi contributi, non essendo spinte da interessi militari o macro-economici". Perché ciò sia possibile il Segretario agli Esteri ritiene indispensabile un coordinamento – tra i leader dei Piccoli Stati – per far sentire adeguatamente la propria voce.
Stolfi ha poi sottolineato l’impegno della Repubblica nella campagna di protezione dei diritti delle donne, nella tutela dei disabili, nel sostegno ai bambini dei Paesi sottosviluppati.
Un intervento a 360 gradi quello di Stolfi, che ha toccato anche le tematiche dei cambiamenti climatici, dell’instabilità economica e finanziaria, e della necessità di proseguire nella promozione del dialogo interculturale. Prima dell’intervento l’ultimo incontro bilaterale: quello con il ministro agli esteri del Cile. Firmato un accordo sullo stabilimento delle relazioni diplomatiche.
In serata la delegazione è stata ospite della serata organizzata dalla fratellanza Sammarinese di New York in cui i cittadini esteri hanno posto diversi quesiti al Segreterio Stolfi sulla legge elettorale. Al centro dell’attenzione, in particolare, il disposto che prevede per gli elettori esteri l’abolizione del diritto ad esprimere la preferenza per i candidati politici. Decisione giudicata molto severamente dai sammarinesi negli Stati Uniti e considerata come una grave lesione di un diritto fondamentale di ogni cittadino.
Stolfi ha prima di tutto preso atto del difficile momento dell’organizzazione. Incapace di agire con prontezza ed efficacia, semiparalizzata da veti incrociati e da un apparato burocratico farraginoso.
C’è chi considera le Nazioni Unite un anacronismo, un’utopia inutile e costosa; il Segretario agli Esteri di San Marino non è di questo avviso. Ecco allora l’esigenza di giungere a quella riforma delle Nazioni Unite di cui si discute da anni. Secondo Stolfi è necessario soprattutto rivitalizzare l’Assemblea Generale: il consesso dove tutti gli Stati, a prescindere dalle dimensioni, contano allo stesso modo.
Si chiedono meccanismi in grado di dare efficacia alle risoluzioni che dovrebbero essere meno prolisse, ma negoziate in modo più ampio. In un contesto del genere realtà come "San Marino – ha affermato Stolfi – potrebbero offrire grandi contributi, non essendo spinte da interessi militari o macro-economici". Perché ciò sia possibile il Segretario agli Esteri ritiene indispensabile un coordinamento – tra i leader dei Piccoli Stati – per far sentire adeguatamente la propria voce.
Stolfi ha poi sottolineato l’impegno della Repubblica nella campagna di protezione dei diritti delle donne, nella tutela dei disabili, nel sostegno ai bambini dei Paesi sottosviluppati.
Un intervento a 360 gradi quello di Stolfi, che ha toccato anche le tematiche dei cambiamenti climatici, dell’instabilità economica e finanziaria, e della necessità di proseguire nella promozione del dialogo interculturale. Prima dell’intervento l’ultimo incontro bilaterale: quello con il ministro agli esteri del Cile. Firmato un accordo sullo stabilimento delle relazioni diplomatiche.
In serata la delegazione è stata ospite della serata organizzata dalla fratellanza Sammarinese di New York in cui i cittadini esteri hanno posto diversi quesiti al Segreterio Stolfi sulla legge elettorale. Al centro dell’attenzione, in particolare, il disposto che prevede per gli elettori esteri l’abolizione del diritto ad esprimere la preferenza per i candidati politici. Decisione giudicata molto severamente dai sammarinesi negli Stati Uniti e considerata come una grave lesione di un diritto fondamentale di ogni cittadino.
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