A Berlino è in svolgimento la 27esima assemblea annuale dell'Osce, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa. Partecipa, come sempre anche San Marino, e per il punto sui lavori, abbiamo sentito il capo-delegazione Luca Santolini.
Anche all'Osce il sovranismo è considerato un problema nella risoluzione delle crisi globali, come quella migratoria. Si sono espressi in tal senso, riferisce il capodelegazione sammarinese Luca Santolini, il presidente del bundestag Schauble, il presidente dell'assemblea parlamentare Tsereteli e il sottosegretario agli esteri italiano Picchi:”Hanno stigmatizzato – dichiara Santolini - la politica del rischio calcolato che viene sempre più utilizzata da governi che cavalcano le situazioni di crisi per ottenere maggiore consenso. Sostanzialmente si soffia sul fuoco anziché spegnere focolai di tensione e violenza. Per questo è stato ricordato che organismi come Osce, che lavorano su collaborazione e fiducia reciproca, sono fondamentali”.
L'assemblea ha preso atto con soddisfazione del processo di ricomposizione del conflitto in Transmistria mentre è stata stigmatizzata la situazione dei minori, ai confini tra Stati Uniti e Messico, criticata anche da buona parte della delegazione americana.
All'appuntamento di Berlino si è riflettuto anche sull'efficacia delle risoluzioni Osce, sui parlamenti dei 57 paesi aderenti, in Europa, Asia Centrale e Nord America: “Siamo intervenuti – afferma Santolini - presentando un'iniziativa della nostra delegazione che nella seduta di aprile del Consiglio Grande e Generale ha approvato un odg per impegnare il Governo di San Marino nell'attuazione degli accordi di Parigi sul clima. Lo avevamo fatto perché San Marino non aveva ancora ratificato quell'accordo. Qualche settimana fa finalmente la ratifica è passata in commissione esteri. A breve arriverà anche in consiglio e questo è un piccolo ma importante risultato che pensiamo sia arrivato anche grazie allo stimolo arrivato con il nostro ordine del giorno”.
l.s.
La dichiarazione integrale di Luca Santolini da Berlino:
“In apertura abbiamo avuto dei riferimenti dal. Hanno espresso grande preoccupazione per la tendenza a livello globale verso il sovranismo e all'isolamento mentre sappiamo che i problemi del mondo non sono risolvibili dai singoli paesi. Hanno stigmatizzato la politica del rischio calcolato che viene sempre più utilizzata da governi che cavalcano le situazioni di crisi per ottenere maggiore consenso. Sostanzialmente si soffia sul fuoco anziché spegnere focolai di tensione e violenza. Per questo è stato ricordato che organismi come Osce, che lavorano su collaborazione e fiducia reciproca, sono fondamentali.
Posta di nuovo l'attenzione sulla crisi migratoria che è una crisi globale e si affronta con la cooperazione e non si può affrontare a livello nazionale.
E' stato portato all'attenzione anche un risultato positivo: il processo di ricomposizione del conflitto in Transmistria, in Moldavia che sta avanzando ed è stato ottenuto grazie anche all'Osce. Stigmatizzata, durante la plenaria,
Nelle ultime sessioni di Minsk, Andorra e Vienna, si era riflettuto molto sull'efficacia delle risoluzioni approvate, pressoché, all'unanimità nei lavori Osce, che non si rispecchiano nei lavori dei rispettivi parlamenti. Ed è per questo che nel dibattito generale siamo intervenuti presentando un'iniziativa della nostra delegazione che nella seduta di aprile del Consiglio Grande e Generale ha approvato un odg per impegnare il Governo di San Marino nell'attuazione degli accordi di Parigi sul clima. Lo avevamo fatto perché San Marino non aveva ancora ratificato quell'accordo. Qualche settimana fa finalmente la ratifica è passata in commissione esteri. A breve arriverà anche in consiglio e questo è un piccolo ma importante risultato che pensiamo sia arrivato anche grazie allo stimolo arrivato con il nostro ordine del giorno.
In commissione due e tre approvate risoluzioni supplementari su temi come il contrasto alla tratta degli esseri umani, specialmente i giovani, e il calo demografico. A San Marino stiamo ragionando proprio in questo momento sulla tenuta dei fondi pensione. E anche nel mio intervento di ieri ho sottolineato come questo dovrà essere sempre più un tema caldo su cui si dovrà concentrare l'assemblea dell'Osce”.
Anche all'Osce il sovranismo è considerato un problema nella risoluzione delle crisi globali, come quella migratoria. Si sono espressi in tal senso, riferisce il capodelegazione sammarinese Luca Santolini, il presidente del bundestag Schauble, il presidente dell'assemblea parlamentare Tsereteli e il sottosegretario agli esteri italiano Picchi:”Hanno stigmatizzato – dichiara Santolini - la politica del rischio calcolato che viene sempre più utilizzata da governi che cavalcano le situazioni di crisi per ottenere maggiore consenso. Sostanzialmente si soffia sul fuoco anziché spegnere focolai di tensione e violenza. Per questo è stato ricordato che organismi come Osce, che lavorano su collaborazione e fiducia reciproca, sono fondamentali”.
L'assemblea ha preso atto con soddisfazione del processo di ricomposizione del conflitto in Transmistria mentre è stata stigmatizzata la situazione dei minori, ai confini tra Stati Uniti e Messico, criticata anche da buona parte della delegazione americana.
All'appuntamento di Berlino si è riflettuto anche sull'efficacia delle risoluzioni Osce, sui parlamenti dei 57 paesi aderenti, in Europa, Asia Centrale e Nord America: “Siamo intervenuti – afferma Santolini - presentando un'iniziativa della nostra delegazione che nella seduta di aprile del Consiglio Grande e Generale ha approvato un odg per impegnare il Governo di San Marino nell'attuazione degli accordi di Parigi sul clima. Lo avevamo fatto perché San Marino non aveva ancora ratificato quell'accordo. Qualche settimana fa finalmente la ratifica è passata in commissione esteri. A breve arriverà anche in consiglio e questo è un piccolo ma importante risultato che pensiamo sia arrivato anche grazie allo stimolo arrivato con il nostro ordine del giorno”.
l.s.
La dichiarazione integrale di Luca Santolini da Berlino:
“In apertura abbiamo avuto dei riferimenti dal. Hanno espresso grande preoccupazione per la tendenza a livello globale verso il sovranismo e all'isolamento mentre sappiamo che i problemi del mondo non sono risolvibili dai singoli paesi. Hanno stigmatizzato la politica del rischio calcolato che viene sempre più utilizzata da governi che cavalcano le situazioni di crisi per ottenere maggiore consenso. Sostanzialmente si soffia sul fuoco anziché spegnere focolai di tensione e violenza. Per questo è stato ricordato che organismi come Osce, che lavorano su collaborazione e fiducia reciproca, sono fondamentali.
Posta di nuovo l'attenzione sulla crisi migratoria che è una crisi globale e si affronta con la cooperazione e non si può affrontare a livello nazionale.
E' stato portato all'attenzione anche un risultato positivo: il processo di ricomposizione del conflitto in Transmistria, in Moldavia che sta avanzando ed è stato ottenuto grazie anche all'Osce. Stigmatizzata, durante la plenaria,
Nelle ultime sessioni di Minsk, Andorra e Vienna, si era riflettuto molto sull'efficacia delle risoluzioni approvate, pressoché, all'unanimità nei lavori Osce, che non si rispecchiano nei lavori dei rispettivi parlamenti. Ed è per questo che nel dibattito generale siamo intervenuti presentando un'iniziativa della nostra delegazione che nella seduta di aprile del Consiglio Grande e Generale ha approvato un odg per impegnare il Governo di San Marino nell'attuazione degli accordi di Parigi sul clima. Lo avevamo fatto perché San Marino non aveva ancora ratificato quell'accordo. Qualche settimana fa finalmente la ratifica è passata in commissione esteri. A breve arriverà anche in consiglio e questo è un piccolo ma importante risultato che pensiamo sia arrivato anche grazie allo stimolo arrivato con il nostro ordine del giorno.
In commissione due e tre approvate risoluzioni supplementari su temi come il contrasto alla tratta degli esseri umani, specialmente i giovani, e il calo demografico. A San Marino stiamo ragionando proprio in questo momento sulla tenuta dei fondi pensione. E anche nel mio intervento di ieri ho sottolineato come questo dovrà essere sempre più un tema caldo su cui si dovrà concentrare l'assemblea dell'Osce”.
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