15 voti a favore, 7 contrari. E’ passato con una maggioranza netta – in Commissione Affari Costituzionali, in Senato – il discusso emendamento del relatore Carlo Vizzini al Lodo Alfano. Prevede che i processi nei confronti del presidente della Repubblica o del presidente del Consiglio, anche relativi a fatti antecedenti l'assunzione della carica, possano essere sospesi con deliberazione parlamentare. C’era grande attenzione, per l’atteggiamento dei finiani, in vista del test alla Camera. Hanno votato a favore 13 senatori del Pdl e Lega, il membro dell’Mpa e Maurizio Saia, di Futuro e Libertà. Un risultato che ha messo in subbuglio i partiti d’opposizione che hanno definito la retroattività del Lodo Alfano “un mostro giuridico”. Durissimo Di Pietro. “Oggi – ha dichiarato - è stato smascherato anche il finto ritorno alla legalità di Futuro e Libertà, che al primo passaggio vero è andato ad appoggiare una norma che garantisce l'impunità al premier”. “Faremo barricate con tutte le forze che abbiamo”, ha affermato invece Bersani. Nell’incontro con la stampa il presidente del Senato, Schifani, ha detto che “il testo è aperto al contributo di tutti e non è contro la magistratura, ma al servizio dei cittadini”.
Gianmarco Morosini
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