È sempre la patrimoniale al centro delle polemiche e il mancato rispetto della scadenza per l'emanazione del decreto “ A nulla, scrive Rete, valgono le giustificazioni di Felici e del "suo scudiero" Gerardo Giovagnoli.
La patrimoniale e' fuori tempo massimo e se il governo emettera' un decreto in materia, "lo fara' fuori dalla legge". Dopo Intesa per il paese anche Rete, invita il congresso di Stato ad agire nei confini della legalita'. E si appella ai Capi di Stato, perchè vigilino sul rispetto delle norme. "La maggioranza non puo' venirci a dire che si tratta di un semplice slittamento di qualche giorno". Si configura, invece, "una forzatura della legge appena approvata". Rete e' contraria "all'emanazione di un decreto per il quale il governo non ha piu' un mandato. "Ora l'unica strada percorribile e'
quella di portare in Consiglio un progetto di legge da discutere, magari con procedura d'urgenza". In ogni caso – per il movimento - serve a priori una riforma del catasto per "poter realizzare una norma che presenti i caratteri dell'equita'".
La patrimoniale e' fuori tempo massimo e se il governo emettera' un decreto in materia, "lo fara' fuori dalla legge". Dopo Intesa per il paese anche Rete, invita il congresso di Stato ad agire nei confini della legalita'. E si appella ai Capi di Stato, perchè vigilino sul rispetto delle norme. "La maggioranza non puo' venirci a dire che si tratta di un semplice slittamento di qualche giorno". Si configura, invece, "una forzatura della legge appena approvata". Rete e' contraria "all'emanazione di un decreto per il quale il governo non ha piu' un mandato. "Ora l'unica strada percorribile e'
quella di portare in Consiglio un progetto di legge da discutere, magari con procedura d'urgenza". In ogni caso – per il movimento - serve a priori una riforma del catasto per "poter realizzare una norma che presenti i caratteri dell'equita'".
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