Sulle sollecitazioni dell’alleato di governo ad accelerare le riforme, la DC non solo condivide ma rilancia, ponendo però, come priorità, l’intervento sulle pensioni. Lunedì 2 maggio si riunirà il parlamentino democristiano per completare gli adempimenti congressuali, come la nomina della direzione e del Presidente del Consiglio Centrale. Subito dopo si apriranno i confronti con tutte le forze politiche e il primo potrebbe essere proprio con l’alleato di governo. “Certo – spiega il Segretario, Pier Marino Menicucci – qualche rallentamento c’è stato, ma si è appena conclusa una stagione dei congressi tutt’altro che ordinaria, ed è naturale ci sia stata qualche ripercussione. Fino ad ora però – puntualizza – tutti gli obiettivi sono stati raggiunti e adesso dobbiamo accordarci sulle questioni più delicate”. Se il richiamo del PSD è generico, il segretario democristiano non ha nulla da obiettare, se invece dovesse trattarsi di un rimprovero alla DC, allora Menicucci non ci sta: “Abbiamo mantenuto fede – spiega – a tutti gli impegni e non intendiamo certo tirarci indietro ora. Anche noi - aggiunge – intendiamo ritrovare una rinnovata forza sulla strada delle riforme, ma al primo posto mettiamo l’intervento in materia previdenziale. Il tema – chiarisce il segretario democristiano – è troppo importante e i cittadini devono avere subito risposte chiare e puntuali. Una riforma certo ragionata e ponderata ma tempestiva. Che questa sia la priorità – aggiunge – non abbiamo alcun dubbio, le pensioni sono quanto di più essenziale uno Stato debba garantire ai suoi cittadini”. Pur confermando l’importanza degli interventi in campo istituzionale, Menicucci fa notare che in questa legislatura, in appena due anni e mezzo, ci sono stati passaggi di grande significato, come la nuova carta dei diritti del 2002, la nomina del Collegio Garante della Costituzionali delle Norme, e la modifica all’Ordinamento Giudiziario. 'Leggi importati – dichiara – votate a larghissima maggioranza”. Se i Socialisti e Democratici invitano ad affrontare il riequilibrio dei poteri di Reggenza, Consiglio Grande e Generale e Congresso di Stato, Menicucci assicura la condivisione del suo partito e garantisce che la DC è pronta anche sulla riforma elettorale, 'per la quale – afferma - già un preciso ordine del giorno è stato adottato dall’assemblea parlamentare'.
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