Una direzione partecipata - oltre 10 gli interventi – che ha dato mandato all’avvio di incontri con le forze politiche per quella verifica di governabilità alla ricerca convergenze. L’obiettivo della Dc e’ trovare le condizioni per una maggioranza politica coesa e riaffermare il proprio ruolo di partito di maggioranza relativa. La direzione ha fissato alcuni aspetti irrinunciabili da sottoporre alle forze politiche. Al primo punto la difesa della vita, dopo la decisa contrarietà in consiglio sul tema della legalizzazione dell’aborto. Sulla politica estera il Pdcs ritiene che gli accordi del ’92 con l’Unione Europea debbano essere rivisti per favorire una sempre maggiore integrazione economica, ma restano i punti fermi del differenziale fiscale e del problema legato al libero stabilimento delle persone all’interno degli Stati. In questo senso la direzione auspica una nuova legge sui soggiorni e residenze. Altro capitolo, quello del piano regolatore generale: scaduto ormai da 14 anni andrebbe rivisto partendo dalla riqualificazione territorio, e per garantire spazi di vivibilità per bambini e anziani. Attenzione anche alle infrastrutture pubbliche di cui il paese sente la necessità. Poi la sanità: 'va bene il sistema manageriale – dice il segretario Menicucci – che faccia però riferimento alla solidarietà e qualità dei servizi, con il coinvolgimento di tutti gli operatori'. La dc progetta un turismo collegato a grandi eventi culturali che abbiano continuità nel tempo, tanto da divenire punto di riferimento del panorama nazionale italiano. Affrontata anche la problematica dei giochi, sulla quale intende avviare un serio e razionale confronto. Infine, un punto irrinunciabile: la salvaguardia dell’identità e specificità istituzionali di San Marino. 'Temiamo fortemente – dice Menicucci - che aprendo ad altre esperienze più grandi si possano come scimmiottare delle situazioni che poi risulterebbero drammatiche per il paese'.
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