“Non vogliamo trasformare la legge sulle pensioni in un colabrodo; tutt’altro, vogliamo solo eliminare le iniquità”. E’ Giuseppe Morganti, uno dei firmatari della proposta di modifica della gradualità previdenziale per i dipendenti dei Corpi di Polizia, a rispondere al comunicato diffuso dalla Cdls. Nel mirino della Confederazione democratica la proposta di modifica alla legge 157 del 2005, sul tema della gradualità previdenziale per i dipendenti di Gendarmeria, Polizia Civile e Guardia di Rocca.
La Cdls ha criticato il progetto di legge, innanzitutto, perché rivolto ad una sola categoria di lavoratori. Un falso problema secondo Morganti: “il progetto di legge -chiarisce- dice, solo e unicamente, che tutti i lavoratori sono parificati nel momento della partenza della riforma”. La Confederazione democratica lamenta poi il mancato confronto preventivo con il sindacato: “l’esecutivo – recita la nota della Cdls - ha scelto di modificare unilateralmente la riforma previdenziale”.
Ma anche in questo caso l’accusa è respinta al mittente, questa volta con un comunicato della Segreteria alla sanità. “La proposta non è stata del Governo - come indicato dalla Confederazione democratica –; ma è scaturita da un’iniziativa parlamentare firmata da 3 consiglieri della maggioranza: Mario Venturini, Alessandro Rossi e – appunto - Giuseppe Morganti. L’esecutivo – continua il comunicato – non intende scavalcare il confronto: unica strada per affrontare il complesso processo di riforma previdenziale”.
La Cdls ha criticato il progetto di legge, innanzitutto, perché rivolto ad una sola categoria di lavoratori. Un falso problema secondo Morganti: “il progetto di legge -chiarisce- dice, solo e unicamente, che tutti i lavoratori sono parificati nel momento della partenza della riforma”. La Confederazione democratica lamenta poi il mancato confronto preventivo con il sindacato: “l’esecutivo – recita la nota della Cdls - ha scelto di modificare unilateralmente la riforma previdenziale”.
Ma anche in questo caso l’accusa è respinta al mittente, questa volta con un comunicato della Segreteria alla sanità. “La proposta non è stata del Governo - come indicato dalla Confederazione democratica –; ma è scaturita da un’iniziativa parlamentare firmata da 3 consiglieri della maggioranza: Mario Venturini, Alessandro Rossi e – appunto - Giuseppe Morganti. L’esecutivo – continua il comunicato – non intende scavalcare il confronto: unica strada per affrontare il complesso processo di riforma previdenziale”.
Riproduzione riservata ©