In un vertice a sorpresa a Montecitorio, Alfano, Bersani e Casini si sono dati due o al massimo tre settimane per un testo condiviso da portare in Parlamento. Riduzione del numero dei parlamentari, superamento del bicameralismo perfetto, sfiducia costruttiva e potere di nomina e revoca dei ministri da parte del presidente del Consiglio sono i capisaldi dell’intesa, che arriva nel giorno del forfait a Mario Monti di Angela Merkel. La Cancelliera annulla l’atteso incontro a Roma con il presidente del Consiglio per le dimissioni del presidente tedesco Wulff. Serrato il timing fissato dai leader della maggioranza che sostiene Monti. La riforma condivisa potrebbe essere approvata dal Parlamento già entro Natale. Alla legge elettorale si metterebbe mano prima della chiusura estiva del Parlamento, “solo dopo la prima lettura di Camera e Senato sulle modifiche costituzionali”, puntualizza Alfano, costretto a confrontarsi con le polemiche sul tesseramento del Pdl.
“Ora il Parlamento deve prendere il ritmo”, esorta Bersani, secondo cui “la cosa più complicata è la legge elettorale”. Se non altro perché il il partito di Berlusconi tiene fermo il punto sul premierato. E Casini invita a “passare dalle parole ai fatti”, annunciando un congresso straordinario dell’Udc per “costruire un contenitore guida che vada oltre i partiti e oltre i poli”. Bipartisan l’ottimismo per questa accelerazione. “I tempi sono ristretti ma sono fiducioso che con un pò di buona volonta' ce la si possa fare”, dice Schifani che chiede al Parlamento di approvare presto la legge contro la corruzione.
Da Roma Francesco Bongarrà
“Ora il Parlamento deve prendere il ritmo”, esorta Bersani, secondo cui “la cosa più complicata è la legge elettorale”. Se non altro perché il il partito di Berlusconi tiene fermo il punto sul premierato. E Casini invita a “passare dalle parole ai fatti”, annunciando un congresso straordinario dell’Udc per “costruire un contenitore guida che vada oltre i partiti e oltre i poli”. Bipartisan l’ottimismo per questa accelerazione. “I tempi sono ristretti ma sono fiducioso che con un pò di buona volonta' ce la si possa fare”, dice Schifani che chiede al Parlamento di approvare presto la legge contro la corruzione.
Da Roma Francesco Bongarrà
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