No al polo del lusso, sì al referendum sulla variante di Rovereta: continua il 'tour' nel Castelli di Rete, Liberamente San Marino e Luca Lazzari. Ieri sera hanno incontrato i cittadini a Borgo Maggiore. Con l'apertura della campagna referendaria l'attenzione si sposta dall'analisi della Convenzione ad altri aspetti come il lavoro. Quante persone verranno assunte? Gli organizzatori ridimensionano i numeri: “non sono migliaia, come si legge in alcuni comunicati – denunciano - ma 200”. La metà dei quali saranno qualificati e scelti direttamente dalla società. “Chiaro – puntualizza Elena Tonnini – che non saranno lavoratori sammarinesi”. A fronte di sgravi importanti da parte dello Stato – è l'accusa - mancano garanzie sul numero dei posti per i sammarinesi. Lo sguardo dei promotori si è poi spostato sul comparto edile. E' vero che è in crisi, ammettono, ma contestano che non sia previsto un bando trasparente ma una trattativa privata. Da qui le proposte per rilanciare il settore: riqualificando, ad esempio, il territorio. C'è una lunga lista di luoghi su cui sarebbe opportuno intervenire. Infine, puntano il dito contro quelle che definiscono anomalie, come la raccolta firme avviata dal promotore di chi vorrà lavorare nel polo del lusso. "E' alquanto strano, commentano, dato che c'è un Ufficio del lavoro deputato a farlo."
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