La sala è piena, segno del grande interesse che ruota attorno al Polo del lusso. Riguarda tutti, ma è naturale che gli abitanti di Serravalle siano i primi a chiedersi quale sarà l'impatto sulla vita del Castello. La scelta di partire con il ciclo di incontri proprio da lì non è casuale. C'è fame di informazioni - “è giusto che la cittadinanza sappia i pro e contro del progetto, per un giudizio sereno e una scelta consapevole”, dichiara il Capitano Brigliadori. Ed è un pubblico interessato ed attento quello che trovano Rete, Liberamente San Marino, l'Indipendente Luca Lazzari, Sara Rossini e Alessandro Rossi. Dal palco danno lettura della Convenzione. Segue quindi il resoconto di tutte le condizioni create ad hoc – accusano - per l'investitore, a partire dalle deroghe alle leggi. La critica si concentra sull'assenza di una norma generale che attragga gli investimenti, sulla mancanza di un modello di sviluppo. Così come manca un business plan che metta nero su bianco i numeri del progetto. Se la cittadinanza accetterà che lo Stato agisca sull'economia attraverso accordi con liberi privati - avvertono i promotori – allora dovremo abituarci ad una realtà in cui non ci sono né regole né leggi. Tanti i dubbi sulle spese e mancati introiti per lo Stato. Vengono poi presi ad esempio realtà vicine a noi, come Slovenia e Svizzera. Hanno messo in campo norme molto vantaggiose per attrarre investimenti, ma hanno anche istituito organismi statali che si interfacciano con gli imprenditori. Non è la politica – rimarcano – che deve avviare trattative. "Non sono mancati interventi di segno opposto ed opinioni diverse – fanno però sapere gli organizzatori - che hanno permesso di costruire un confronto civile ed un bell’esempio di pratica democratica".
MF
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