Si apre una delle fasi fondamentali del post-voto: la formazione di una maggioranza di almeno 35 seggi. A guidare il negoziato sarà la coalizione che ha ottenuto più consensi: Democrazia e Libertà, formata da Dc e Alleanza Riformista. Una volta che la Reggenza avrà conferito il mandato, avranno 15 giorni per trovare la quadra.
L'impegno politico, commenta il segretario Dc, Gian Carlo Venturini, sarà riuscire a formare un esecutivo per “attuare gli impegni presi con gli elettori”. La coalizione a traino Pdcs ha ottenuto 26 seggi. L'opzione più probabile sembra quella di un'alleanza con Libera/Ps e Psd che, con la loro coalizione, hanno totalizzano 18 seggi. In questo modo, si arriverebbe a ben 44 consiglieri.
Ma in politica i colpi di scena non sono mai da escludere. La coalizione vincente potrebbe cercare alleanze anche altrove, guardando a Domani Motus Liberi (5 seggi) e Repubblica Futura (8), arrivando così a 39 posti in Consiglio. Rete (3 seggi) aveva già dichiarato che non si sarebbe alleata con la Dc, quindi resta fuori dalle trattative.
Dei due scenari si è parlato lunedì 10 giugno nell'ultimo speciale di Rtv. Tra i punti cardine della nuova legislatura: proseguire con l'Accordo di associazione con l'Ue. Centrali anche debito estero e sanità, rimarca Libera. Tra i programmi delle due coalizioni “molti i punti di contatto”, aggiunge il Psd che tende quindi la mano ai vincitori. Ma tutto è ancora in gioco.