L’opposizione promuove la relazione del Segretario di Stato per le Finanze sullo
stato e sulle prospettive del sistema bancario e finanziario sammarinese. Le critiche, la minoranza, le indirizza al Segretario di Stato per gli Affari Esteri. Il dibattito sull’economia si sofferma, obbligatoriamente, anche sui rapporti internazionali e in particolare con l'Italia. L'opposizione chiede più volte di andare decisamente verso l'Europa, affermando che "lo spazio economico europeo non basta". Apre il dibattito il capogruppo del Psd Claudio Felici che ha nel mirino proprio la titolare degli Esteri. “A preoccupare - dice - sono i Bignami dei due accordi, i cui contenuti non corrispondono alla relazione di Gatti". “La relazione mi rispecchia in pieno, è puntuale, precisa e interessante" dice Paride Andreoli dei Socialisti Riformisti. Convinto però anche che "l'inchiostro della penna viene probabilmente da tecnici molto preparati, quelli di Banca Centrale".
Dai banchi di Sinistra Unita Alessandro Rossi condivide la creazione di un tavolo con tutte le parti sociali, economiche e politiche per il percorso di integrazione internazionale e per superare la crisi. Rappresenta dice "un'inversione di tendenza". Arriva dalla maggioranza e precisamente da Gian Nicola Berti, il duro attacco all'operato della massima autorità di vigilanza del sistema bancario sammarinese. “Tutta la politica - dice - ha le sue responsabilità per lo stato in cui versa il sistema economico finanziario”. Ma c’è un altro imputato ed è Banca Centrale, la cui attività di vigilanza si è rivelata insufficiente. Gli interventi della maggioranza hanno chiarito il destino del segreto bancario: non un'eliminazione, "ma ci sarà sicuramente un ridimensionamento", spiega il consigliere Marco Gatti. Anche Fabio Berardi, Segretario di Stato per il Turismo, si rifiuta di parlare di una caduta "assoluta" del segreto bancario. “Attenzione a non creare allarmismo nell’opinione pubblica” dice il Segretario alla Sanità Claudio Podeschi. La maggioranza sottolinea le opportunità che si apriranno con la firma degli accordi e la necessità di ridefinire il sistema bancario alla luce dei nuovi standard internazionali. La strada della trasparenza è stata intrapresa. “Ma - sottolineano tutti, maggioranza e opposizione - non sarà un punto di arrivo bensì di partenza, su cui costruire un nuovo sistema economico”.
Sonia Tura
stato e sulle prospettive del sistema bancario e finanziario sammarinese. Le critiche, la minoranza, le indirizza al Segretario di Stato per gli Affari Esteri. Il dibattito sull’economia si sofferma, obbligatoriamente, anche sui rapporti internazionali e in particolare con l'Italia. L'opposizione chiede più volte di andare decisamente verso l'Europa, affermando che "lo spazio economico europeo non basta". Apre il dibattito il capogruppo del Psd Claudio Felici che ha nel mirino proprio la titolare degli Esteri. “A preoccupare - dice - sono i Bignami dei due accordi, i cui contenuti non corrispondono alla relazione di Gatti". “La relazione mi rispecchia in pieno, è puntuale, precisa e interessante" dice Paride Andreoli dei Socialisti Riformisti. Convinto però anche che "l'inchiostro della penna viene probabilmente da tecnici molto preparati, quelli di Banca Centrale".
Dai banchi di Sinistra Unita Alessandro Rossi condivide la creazione di un tavolo con tutte le parti sociali, economiche e politiche per il percorso di integrazione internazionale e per superare la crisi. Rappresenta dice "un'inversione di tendenza". Arriva dalla maggioranza e precisamente da Gian Nicola Berti, il duro attacco all'operato della massima autorità di vigilanza del sistema bancario sammarinese. “Tutta la politica - dice - ha le sue responsabilità per lo stato in cui versa il sistema economico finanziario”. Ma c’è un altro imputato ed è Banca Centrale, la cui attività di vigilanza si è rivelata insufficiente. Gli interventi della maggioranza hanno chiarito il destino del segreto bancario: non un'eliminazione, "ma ci sarà sicuramente un ridimensionamento", spiega il consigliere Marco Gatti. Anche Fabio Berardi, Segretario di Stato per il Turismo, si rifiuta di parlare di una caduta "assoluta" del segreto bancario. “Attenzione a non creare allarmismo nell’opinione pubblica” dice il Segretario alla Sanità Claudio Podeschi. La maggioranza sottolinea le opportunità che si apriranno con la firma degli accordi e la necessità di ridefinire il sistema bancario alla luce dei nuovi standard internazionali. La strada della trasparenza è stata intrapresa. “Ma - sottolineano tutti, maggioranza e opposizione - non sarà un punto di arrivo bensì di partenza, su cui costruire un nuovo sistema economico”.
Sonia Tura
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