'Siamo pronti a svecchiare il commercio sammarinese'. Così il Segretario di Stato Claudio Felici ha commentato la conclusione della fase preparatoria della nuova legge sul commercio. Sciolte le riserve da parte del Partito Democratico Cristiano, che aveva manifestato dubbi e perplessità, si è proceduto ad una nuova stesura ed ora il documento è pronto per passare al vaglio del Consiglio Grande e Generale e avviare l’iter parlamentare di approvazione. Il progetto legislativo prevede, come noto, la semplificazione delle tabelle commerciali, che resteranno solamente 2, alimentari e non alimentari; la possibilità, per ogni esercente, di avere due sedi di vendita e la divisione delle locazioni in tre aree distinte: turistica, residenziale e centro storici. Prevista anche una semplificazione burocratica per i passaggi legati alla tipologia di licenza commerciale e la creazione dell’osservatorio del commercio: un istituto che consentirà, attraverso l’elaborazione e l’analisi dei dati del settore, di individuare precise strategie di sviluppo.
La nuova legge prevede anche la definizione di un piano di valorizzazione del commercio, fissando un tempo limite di 12 mesi per individuare le linee guida dello sviluppo, indicare le iniziative sia pubbliche che private, scrivere le norme e gli incentivi di natura economica e fiscale. Un capitolo importante è quello relativo alla formazione degli operatori economici, voluto fortemente dagli stessi esercenti. La prossima finanziaria poi dovrà stabilire, con un apposito articolo, gli interventi economici per il settore in attesa delle indicazioni che potranno scaturire dall’osservatorio del commercio. Concordi le associazioni di categoria su tutti i punti della legge, qualche riserva resta ancora da sciogliere sull’inserimento dei capitali esterni nel comparto turistico sammarinese. In questo caso è prevista nella legge una valutazione dei modi, dei termini e dei settori nei quali prevederlo.
La nuova legge prevede anche la definizione di un piano di valorizzazione del commercio, fissando un tempo limite di 12 mesi per individuare le linee guida dello sviluppo, indicare le iniziative sia pubbliche che private, scrivere le norme e gli incentivi di natura economica e fiscale. Un capitolo importante è quello relativo alla formazione degli operatori economici, voluto fortemente dagli stessi esercenti. La prossima finanziaria poi dovrà stabilire, con un apposito articolo, gli interventi economici per il settore in attesa delle indicazioni che potranno scaturire dall’osservatorio del commercio. Concordi le associazioni di categoria su tutti i punti della legge, qualche riserva resta ancora da sciogliere sull’inserimento dei capitali esterni nel comparto turistico sammarinese. In questo caso è prevista nella legge una valutazione dei modi, dei termini e dei settori nei quali prevederlo.
Riproduzione riservata ©