Due progetti, per inserire la votazione palese in Consiglio grande e generale e per modificare lo statuto di Banca centrale, affinché siano effettivamente recepite le indicazioni del Fondo Monetario ed affinché l’organismo possa affrancarsi dal Congresso di Stato e diventare realmente autonomo. Due proposte diverse tra loro, con un unico comune denominatore: la trasparenza. Le votazioni segrete, dunque, dovranno essere ridotte al minimo indispensabile, previo parere dell’ufficio di presidenza. Sul resto, ogni consigliere dovrà assumersi la responsabilità su quanto vota. Su Banca centrale, il giudizio di Pier Marino Mularoni è netto: “Deve recuperare credibilità, deve presentare relazioni annuali al Consiglio e relazioni trimestrali a richiesta di un terzo dei consiglieri. L’organismo deve diventare il vero strumento di gestione dell’intero sistema. Ci fa piacere – conclude – che il sistema si autogestisca, vedi l’acquisizione del Cis da parte di Banca Partner, ma il ruolo di Banca centrale deve svilupparsi”. L’ordine del giorno infine, sottolinea Nicola Selva, è per stimolare l’attuazione della legge sulla Protezione civile: “L’emergenza neve lo ha chiarito – spiega – il volontariato deve diventare parte fondante di questo organismo”.
Nel video l’intervista a Giovanni Lonfernini, capogruppo Upr.
Francesca Biliotti
Nel video l’intervista a Giovanni Lonfernini, capogruppo Upr.
Francesca Biliotti
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