Il Partito dei Socialisti e dei Democratici conferma la linea politica e prosegue sulla strada dell’unificazione. Prende e atto delle dimissioni del Segretario e degli altri 7 consiglieri, ma non intende cambiare il progetto di unità dei riformisti. E’ un direttivo partecipato, nonostante l’abbandono di 28 componenti, quello che rilancia il dialogo con tutte le forze riformiste, sia di matrice laica che cattolica e con chi ha condiviso percorsi politici comuni. Ma l’apertura più decisa il parlamentino del PSD la riserva al Nuovo Partito Socialista, auspicando una intensificazione dei rapporti. Il Congresso politico subito, già entro fine mese e da questa assise dovrà uscire una classe dirigente rinnovata. Un rinnovamento che non potrà prescindere da meriti e capacità. Ma a cambiare dovrà essere anche il metodo, e per questo si ribadisce chiarezza e trasparenza dei processi decisionali. I Socialisti e Democratici ribadiscono le critiche al governo e annunciano una conferenza nella quale esporranno il proprio progetto per rispondere alla grave emergenza che deriva dalla congiuntura economica e dalle nuove regole che la comunità internazionale sta adottando. Le ragioni contenute nella lettera di dimissioni dell’ex segretario sono definite pretestuose, le accuse di mancato ascolto delle posizioni dei dimissionari, rigettate; al Presidente uscente confermati gli apprezzamenti e la stima.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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