Un lungo applauso accoglie Paolo Bollini che ricorda come abbia sempre lavorato per il centro sinistra. Poi la relazione del presidente
Una vero e proprio atto di amore verso il proprio paese quello di Giuseppe Morganti. Chiede di riappropriarsi di dignità e indipendenza, e cita il recente intervento della Reggenza all’ONU.
“La maggioranza – dice Morganti - ha intrapreso un’azione decisa di recupero dei rapporti, prima in via politica, quindi anche tecnica, tenendo costantemente informate le organizzazioni economiche, sapendo che alcune scelte dovranno trasformarsi in provvedimenti che diano la garanzia della nostra inversione di tendenza”. Ricorda la recente crisi di governo, quando di sono messi in moto meccanismi tesi a scompaginare a rompere l’unità a sinistra.
“È stato forte il timore di rimanere sconfitti. Ci siamo allora guardati in faccia: Fiorenzo, Claudio, Paride, Stefano, Germano e abbiamo detto: NO”. In quel momento per il presidente, si è cementato il senso dell’unità. Ricorda l’impegno nel portare a compimento la legge elettorale. Guarda avanti per la costruzione della coalizione, chiedendo formalmente ai Sammarinesi per la Libertà di avviare da subito un percorso comune; cosa che gli piacerebbe poter chiedere ai compagni di Sinistra Unita. Ai compagni del Nuovo Partito Socialista quali chiede un segnale chiaro, agli Europopolari dice di non perdere l’occasione e collaborare attivamente al tavolo della coalizione di centro sinistra.
Lascia il testimone citando il documento politico e chiede il sostegno di Alleanza Popolare, un partito moderato e attento all’innovazione e forte dei principi necessari per una buona politica; di Sinistra Unita con un forte legame alle radici della sinistra; dei Democratici di Centro, che hanno deciso di scegliere con coraggio il centro sinistra,; di Paolo Bollini, che con la sua coerenza ci insegna come l’umiltà sia la dote più importante. Testimone che consegna nella mani di Paride Andreoli, “una persona tutta da scoprire -conclude Moranti- nella fermezza dei suoi valori che sono quelli del socialismo di un tempo: per prima cosa viene il partito e la sua unità”.
Una vero e proprio atto di amore verso il proprio paese quello di Giuseppe Morganti. Chiede di riappropriarsi di dignità e indipendenza, e cita il recente intervento della Reggenza all’ONU.
“La maggioranza – dice Morganti - ha intrapreso un’azione decisa di recupero dei rapporti, prima in via politica, quindi anche tecnica, tenendo costantemente informate le organizzazioni economiche, sapendo che alcune scelte dovranno trasformarsi in provvedimenti che diano la garanzia della nostra inversione di tendenza”. Ricorda la recente crisi di governo, quando di sono messi in moto meccanismi tesi a scompaginare a rompere l’unità a sinistra.
“È stato forte il timore di rimanere sconfitti. Ci siamo allora guardati in faccia: Fiorenzo, Claudio, Paride, Stefano, Germano e abbiamo detto: NO”. In quel momento per il presidente, si è cementato il senso dell’unità. Ricorda l’impegno nel portare a compimento la legge elettorale. Guarda avanti per la costruzione della coalizione, chiedendo formalmente ai Sammarinesi per la Libertà di avviare da subito un percorso comune; cosa che gli piacerebbe poter chiedere ai compagni di Sinistra Unita. Ai compagni del Nuovo Partito Socialista quali chiede un segnale chiaro, agli Europopolari dice di non perdere l’occasione e collaborare attivamente al tavolo della coalizione di centro sinistra.
Lascia il testimone citando il documento politico e chiede il sostegno di Alleanza Popolare, un partito moderato e attento all’innovazione e forte dei principi necessari per una buona politica; di Sinistra Unita con un forte legame alle radici della sinistra; dei Democratici di Centro, che hanno deciso di scegliere con coraggio il centro sinistra,; di Paolo Bollini, che con la sua coerenza ci insegna come l’umiltà sia la dote più importante. Testimone che consegna nella mani di Paride Andreoli, “una persona tutta da scoprire -conclude Moranti- nella fermezza dei suoi valori che sono quelli del socialismo di un tempo: per prima cosa viene il partito e la sua unità”.
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