E' una guerra di nervi in casa del Psd. Le due anime - dicevamo ieri - sono separate in casa e a quella casa nessuno vuole rinunciare. Le cose si complicano, soprattutto alla luce degli incontri con la Dc – il primo è stato fissato alle 18 di oggi - nei quali sarà importante trovare un punto di incontro non tanto sull'individuazione dei problemi - riconosciuti da tutti - ma sulla loro risoluzione. Non è un mistero che su alcuni temi ci siano distanze e trovare una sintesi, con la corrente di minoranza sul piede di guerra, sarà uno dei grandi ostacoli da superare. Prima del confronto con il partito di Via delle Scalette, il Psd si riunirà per ragionare sui punti da portare al tavolo. L'invito è allargato anche a Morganti e i suoi. Intanto ieri sera, durante la riunione di Segreteria e Gruppo Consiliare, oltre a fissare l'appuntamento con la Dc, è stato deciso di richiedere anche un incontro a SSD, a dimostrazione che c'è ancora la volontà di coinvolgerli nel percorso. É stato anche valutato l'assetto del partito a seguito delle dimissioni del Segretario. Il Psd ha deciso di non inventarsi nuovi organismi: saranno i vertici a riempire il vuoto in seguito alle dimissioni della Lazzarini.
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