Una torbida manovra destabilizzante, la definisce il Quirinale che interviene in maniera decisa sulle ultime indiscrezioni: "La pretesa, da qualsiasi parte provenga, di poter 'ricattare' il Capo dello Stato" è "risibile", E ancora: "alle tante manipolazioni si aggiungono così autentici falsi". Napolitano non ha nulla da nascondere e terrà fede ai suoi doveri costituzionali, ribadisce il Colle. Sulla vicenda il presidente italiano ha sollevato di fronte alla Corte costituzionale un conflitto di attribuzione tra poteri dello stato contro i magistrati siciliani che indagano sulla presunta trattativa tra stato e mafia. Immediata l’onda di solidarietà a Napolitano da parte di tutto l’arco parlamentare. a cominciare dai presidenti di Camera e Senato: Schifani e Fini respingono anche i tentativi di destabilizzazione. Presa di posizione netta del Csm che che esprime «piena solidarietà al presidente della Repubblica, oggetto da tempo di attacchi tanto infondati quanto strumentali». Ma la politica registra ancora un nuovo rinvio per la legge elettorale mentre i dubbi espressi da ministri e tecnici sul decreto sanità hanno costretto Palazzo Chigi a rinviare al 5 settembre il consiglio dei ministri
Riproduzione riservata ©