E’ ufficiale: la Palestina è il 195esimo Stato membro dell’Unesco. La decisione è stata presa ieri e le reazioni si moltiplicano. Gli Stati Uniti bloccano i fondi, l’Europa si divide: Francia, Spagna, Belgio, Austria hanno votato a favore dell’accoglimento dei palestinesi in seno all’organismo culturale delle Nazioni Unite; la Germania ha votato contro, insieme a Israele, Canada e Stati Uniti, l’Italia si è astenuta. La decisione che di fatto mette sulla mappa mondiale la Palestina ha una prima ripercusisne evidente: divide Europa e Stati Uniti. A Washington, la decisione è stata presa in fretta: il versamento del contributo americano, che vale il 22% del budget dell’Unesco, viene bloccato. “Per i palestinesi non cambia nulla. La loro vita non viene migliorata da quanto accaduto all’Unesco”, spiega la portavoce della Casa Bianca. Per i Palestinesi l’annuncio dell’Unesco è un passo simbolico, che potrebbe essere seguito dall’accoglimento della Palestina come Stato membro in seno all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
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