“Non siamo noi a dire no ma è Civico 10 a non volere l'unità dei movimenti”. Rete e San Marino Insieme lo ripetono più volte. Insomma, rispediscono al mittente la proposta di rimbalzo di una mega coalizione contro l'armata della Dc. “E' combattere il vecchio con il vecchio” dice Pedini Amati, “il mucchione lo stanno facendo loro”, ribadisce Roberto Ciavatta. Rimane l'unica proposta possibile, quella dell'otto agosto” – chiarisce Matteo Zeppa, vale a dire la centralità dei movimenti. Non nascondono un certo stupore che Civico 10 non colga l'opportunità di “estirpare dalle radici la pianta della cattiva politica”. Tornano ad attaccare Ap e Upr, e non intendono scendere a patti per andare al Governo. Vogliono cambiare le cose ma non con chi – dicono – ha danneggiato il paese. Chi ha contribuito a farlo non può rappresentare la soluzione. Ricordano il Conto Mazzini, i lotti dei parenti, il sovrapprezzo di Sopaf, le nomine diplomatiche ad indagati. Poi, ci sono i poteri forti. Luca Lazzari mette in guardia da progetti di conquista economica che hanno necessità di impiantarsi in progetti politici. “Qualcuno – avverte - potrebbe usare il ricatto finanziario come controllo facendo perdere sovranità al paese”. La porta rimane ancora aperta ma questa volta è davvero l'ultima chiamata. Non c'è più tempo.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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