Mentre i sindacati promettono battaglia, in Commissione sanità prosegue l'esame della riforma pensioni. Dopo che le forze politiche hanno trovato una quadra sulla rivalutazione fino al 2027 che passerà dall'1% al 2,2% - misura definita comunque insufficiente dai sindacati – in Aula nel corso della giornata si è arrivati a uno dei punti più discussi: l'intervento dello Stato a favore della sostenibilità dei fondi. L'impostazione del Governo, al momento, è di prelevare una somma fissa nel 2023 e 2024 di 17 milioni e 500mila euro che salirà, fino al 2032, a 20 milioni.
Per il Segretario alla Sanità, Ciavatta, si è cercato di andare incontro alle richieste delle organizzazioni sindacali per ridurre, almeno per i primi anni, la somma che, in un primo momento, era di 20 milioni. Critiche le opposizioni. Per Libera si “aggredisce il futuro” delle generazioni. Rf prevede invece un disavanzo “fuori controllo” tra 8-10 anni. All'interno della stessa maggioranza c'è chi ammette che l'articolo ha fatto discutere, ma allo stesso tempo viene assicurato che l'intervento garantirà un mantenimento del fondo. Non passa, invece, l'emendamento sulla riduzione degli importi per il riscatto degli anni di laurea, con l'impegno però di Ciavatta a compiere approfondimenti.
Tra le proposte accolte, quella di ridurre la scontistica Smac da 15 a 10 centesimi per ogni litro di benzina e di aumentare il costo dei tabacchi di 10 centesimi a pacchetto, con lo scopo di finanziare il fondo pensioni: un contributo temporaneo che porterà, si prevede, 2,8 milioni l'anno nel complesso. Su questo punto malumori anche in maggioranza, con le critiche di Domani motus liberi.