Potrebbero essere solo due e non più tre i candidati alla Presidenza di Banca Centrale, come invece comunicato ieri ai gruppi di opposizione con la presentazione dei rispettivi curricula. Secondo indiscrezioni, Marcello Mentini, classe 1959, attuale dirigente nel gruppo Intesa San Paolo, avrebbe comunicato la propria rinuncia per ragioni di carattere personale. Non si tratterebbe di un ripensamento ma della sopraggiunta impossibilità, per l'esperto bancario milanese, di assumere, eventualmente, l'incarico nella posizione più alta dell'istituto di via del Voltone. Resterebbero quindi da valutare i profili professionali degli altri due candidati: Riccardo Ercoli e Gianfranco Antonio Vento. La rinuncia di Mentini non era ancora arrivata questa mattina, quando le forze di opposizione avevano risposto all'invito della Segreteria di Stato alle Finanze per discutere in merito alla richiesta avanzata da quattro dei gruppi di minoranza: UPR, Civico 10, Sinistra Unita e Rete, di convocare una Commissione straordinaria. Richiesta accolta dall'esecutivo, che per voce del Segretario Capicchioni, ha comunicato la decisione di riunire l'organismo parlamentare nel
pomeriggio di venerdì. In Commissione, a questo punto, si valuteranno i curricula di due candidati, per ricercare la massima condivisione su uno di loro e decidere così, di comune accordo fra le forze politiche rappresentate in Consiglio Grande e Generale, su quale professionista chiedere il voto dell'aula. Nomina che si concretizzerà nel pomeriggio di giovedì, come indicato nell'agenda dei lavori consiliari. Nel frattempo però, la Commissione Finanze potrebbe tornare a riunirsi mercoledì pomeriggio, alla vigilia del voto, per un passaggio assolutamente irrituale e innovativo. Il Governo, infatti, avrebbe manifestato l'intenzione di introdurre ai membri della Commissione Finanze, il candidato prescelto, il giorno prima della nomina, per consentire così un contatto e una conoscenza diretto con il futuro Presidente di Banca Centrale. Una presentazione preliminare che costituisce una consuetudine in altri ordinamenti e nel caso di nomine di alti dirigenti in importanti organismi internazionali, come ad esempio in Banca Centrale Europea. Una occasione nella quale al dirigente designato viene chiesto di illustrare alla Commissione parlamentare competente, i suoi obiettivi e il percorso attraverso il quale intende attuarli.
Sergio Barducci
pomeriggio di venerdì. In Commissione, a questo punto, si valuteranno i curricula di due candidati, per ricercare la massima condivisione su uno di loro e decidere così, di comune accordo fra le forze politiche rappresentate in Consiglio Grande e Generale, su quale professionista chiedere il voto dell'aula. Nomina che si concretizzerà nel pomeriggio di giovedì, come indicato nell'agenda dei lavori consiliari. Nel frattempo però, la Commissione Finanze potrebbe tornare a riunirsi mercoledì pomeriggio, alla vigilia del voto, per un passaggio assolutamente irrituale e innovativo. Il Governo, infatti, avrebbe manifestato l'intenzione di introdurre ai membri della Commissione Finanze, il candidato prescelto, il giorno prima della nomina, per consentire così un contatto e una conoscenza diretto con il futuro Presidente di Banca Centrale. Una presentazione preliminare che costituisce una consuetudine in altri ordinamenti e nel caso di nomine di alti dirigenti in importanti organismi internazionali, come ad esempio in Banca Centrale Europea. Una occasione nella quale al dirigente designato viene chiesto di illustrare alla Commissione parlamentare competente, i suoi obiettivi e il percorso attraverso il quale intende attuarli.
Sergio Barducci
Riproduzione riservata ©