Il nuovo Statuto dell’Emilia Romagna approvato in prima lettura dal Consiglio Regionale non soddisfa i vescovi. La Conferenza Episcopale della Regione lamenta il mancato riconoscimento dei valori cristiani nella formazione dell’identità regionale. “Proclamare che la Regione Emilia Romagna si fonda sui valori del Risorgimento e della Resistenza al nazismo e al fascismo, senza identificare nelle vicende alcun altro valore fondativi”, prosegue la dichiarazione episcopale “significa censurare 18 secoli di storia”. Appare generico e riduzionista ai vescovi il riferimento all’esistenza di un “patrimonio religioso” non meglio definito, e comunque non considerato come valore fondativi dell’identità regionale.
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