È un appello forte alla comunità internazionale per raddoppiare gli sforzi nell'implementare gli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, identificando le minacce che ne compromettono o rallentano l'attuazione. Crisi interconnesse che colpiscono a livello globale, e soprattutto i Paesi in via di Sviluppo: cambiamenti climatici, perdita della biodiversità, migrazioni forzate, il caro vita, la crisi idrica e alimentare, energetica e finanziaria.
La Repubblica di San Marino riafferma l'impegno in favore del multilateralismo e lo fa proprio nella cornice dell'Assemblea Generale per la sua natura profondamente democratica, la partecipazione universale, la legittimità istituzionale. Multilateralismo che deve garantire la pace come bene pubblico, dunque, da rinvigorire, e questo proprio in relazione al ruolo dell'ONU: “dobbiamo rivitalizzare le Nazioni Unite – dice – se vogliamo perseguire soluzioni credibili alle sfide globali. Le riforme – prosegue – devono rimanere al centro delle nostre azioni, perché cruciali per la stabilità mondiale e per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. L'intervento, pronunciato dall'Ambasciatore presso le Nazioni Unite, Damiano Beleffi a nome del Segretario agli Esteri, Luca Beccari, non ha mancato di toccare temi cruciali, dalla guerra - ribadendo ferma condanna all'aggressione russa all'Ucraina, alla difesa dell'infanzia, guardando soprattutto al reclutamento e uso dei bambini soldato.
“Grazie alla sua storia secolare di pace e libertà – ha concluso - San Marino è un Paese con una forte vocazione al dialogo e alla solidarietà. Uno Stato piccolo, ma orgoglioso di portare il proprio contributo al lavoro delle Nazioni Unite.