In Commissione Territorio si è tornati a parlare di Testo Unico sull'edilizia.
In aula le audizioni dei rappresentanti degli ordini professionali: avvocati e notai, architetti e Collegio geometri. Si è tornati a parlare di testo unico e sanatoria edilizia. Temi che, negli ultimi mesi, hanno provocato reazioni tra politica e professionisti. Uno dei temi centrali trattati ieri in Commissione Territorio è stata la proroga per la sanatoria. Dal segretario di Stato competente, Augusto Michelotti, l'idea di portarla al 31 maggio, con la possibilità di presentare i documenti integrativi entro tre mesi successivi.
Le opposizioni avevano proposto il 30 giugno, ma si è poi arrivati a un accordo all'unanimità per la fine di maggio. Il prossimo passaggio, ha spiegato oggi Michelotti, è il decreto per la proroga. I commissari di minoranza si sono focalizzati sul “blocco” del comparto immobiliare, sulla situazione di quei cittadini in difficoltà perché ignari di irregolarità nei loro edifici e sulle problematiche di applicazione della normativa.
Opposizioni che tornano poi a contestare maggioranza e Governo sulla questione 'audizioni' e lamentano di non essere stati informati della presenza degli ordini professionali. Il motivo è in un ritardo nella loro risposta, ha spiegato il Segretario al Territorio. Michelotti ricorda, poi, che le audizioni sono prerogativa dell'esecutivo.
I rappresentanti degli ordini hanno accolto con favore la proroga ma, allo stesso tempo, si sono focalizzati sulle difficoltà che i loro iscritti hanno ogni giorno nel lavorare alle pratiche con le attuali disposizioni. Il dibattito in aula si è poi spostato su questioni tecniche, soprattutto relative alle tolleranze nelle misurazioni negli immobili, che saranno oggetto di un apposito incontro, nei prossimi giorni, tra Segreteria di Stato al Territorio, esponenti di maggioranza e opposizione e responsabili degli ordini professionali.
Mauro Torresi
In aula le audizioni dei rappresentanti degli ordini professionali: avvocati e notai, architetti e Collegio geometri. Si è tornati a parlare di testo unico e sanatoria edilizia. Temi che, negli ultimi mesi, hanno provocato reazioni tra politica e professionisti. Uno dei temi centrali trattati ieri in Commissione Territorio è stata la proroga per la sanatoria. Dal segretario di Stato competente, Augusto Michelotti, l'idea di portarla al 31 maggio, con la possibilità di presentare i documenti integrativi entro tre mesi successivi.
Le opposizioni avevano proposto il 30 giugno, ma si è poi arrivati a un accordo all'unanimità per la fine di maggio. Il prossimo passaggio, ha spiegato oggi Michelotti, è il decreto per la proroga. I commissari di minoranza si sono focalizzati sul “blocco” del comparto immobiliare, sulla situazione di quei cittadini in difficoltà perché ignari di irregolarità nei loro edifici e sulle problematiche di applicazione della normativa.
Opposizioni che tornano poi a contestare maggioranza e Governo sulla questione 'audizioni' e lamentano di non essere stati informati della presenza degli ordini professionali. Il motivo è in un ritardo nella loro risposta, ha spiegato il Segretario al Territorio. Michelotti ricorda, poi, che le audizioni sono prerogativa dell'esecutivo.
I rappresentanti degli ordini hanno accolto con favore la proroga ma, allo stesso tempo, si sono focalizzati sulle difficoltà che i loro iscritti hanno ogni giorno nel lavorare alle pratiche con le attuali disposizioni. Il dibattito in aula si è poi spostato su questioni tecniche, soprattutto relative alle tolleranze nelle misurazioni negli immobili, che saranno oggetto di un apposito incontro, nei prossimi giorni, tra Segreteria di Stato al Territorio, esponenti di maggioranza e opposizione e responsabili degli ordini professionali.
Mauro Torresi
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