Si comincia a discutere di riforme istituzionali. Nella Sede di Confronto apposita, il gruppo di coordinamento, i tre partiti di maggioranza e con loro il gruppo tecnico, italo sammarinese, mettono nero su bianco l’obiettivo da raggiungere: un assetto istituzionale moderno attraverso un riequilibrio dei poteri. A cominciare, dal Congresso di Stato. Proprio sull’organo esecutivo si è incentrato questo primo confronto, su poteri e ambiti di responsabilità sia collegiale che individuale. Il ruolo della Reggenza, se debba cioè in futuro farne parte o no. Eventuali compatibilità tra mandati. Il Segretario agli Interni ha chiesto in sede di confronto di individuare inizialmente un metodo di lavoro per poi delineare un percorso, identificando le posizioni comuni tra i partiti della maggioranza. Il primo passaggio sarà il confronto in Consiglio Grande e Generale a settembre, dopodiché sarà attivato quello aperto a tutte le forze politiche, per arrivare entro la fine dell’anno alla proposta di legge costituzionale. La segreteria agli interni ha già consegnato un documento sugli organi istituzionali oggetto di riforma: dall’istituto della Reggenza al Consiglio Grande e Generale. Nella riunione i quesiti dei rappresentanti politici agli esperti di diritto, sulle ipotesi di riforma. Il confronto sull’aggiornamento delle istituzioni dunque è partito. Nei prossimi giorni proseguirà con i gruppi dell’opposizione.
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