Una Commissione finanze, industria, commercio e lavoro sospesa con l’esame in sede referente del progetto di legge sui provvedimenti agevolativi in materia fiscale volti a introdurre regimi opzionali per le attività relative ai beni immateriali. Cioè quelle imprese che gestiscono marchi, brevetti, e royalties. Dopo la presentazione del testo con i relativi emendamenti e la successiva discussione, i consiglieri Foschi e Masi hanno lasciato l’aula, facendo mancare il numero legale, anche per l’assenza di altri consiglieri della maggioranza. Tito Masi di Ap ha giustificato l’abbandono con la mancanza di tempo per approfondire gli emendamenti e con la necessità di discutere prima in Consiglio, così come già previsto, gli indirizzi del Governo che riguardano l’intero sistema di agevolazioni alle imprese, e poi entrare nello specifico della legge in sede referente. “Questa apparente maggioranza bulgara, ha commentato Masi, non riesce a garantire l’operatività della Commissione consiliare finanze”. Replica del Segretario alle finanze: per Pier Marino Mularoni, quello dell’opposizione è stato l’ennesimo tentativo ostruzionistico per impedire al Governo di portare avanti progetti importanti per lo sviluppo economico del Paese. Sulla mozione presentata dal consigliere Muratori e relativa ai crediti agevolati alle cliniche private e a generiche strutture socio sanitarie, è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno. Impegna il Congresso a esaminare il decreto reggenziale che fissa le priorità relative ai settori da incentivare.
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