Raramente si è visto un simile clima in Consiglio. Segnale forte la ratifica unanime ai decreti; riguardanti fenomeni altamente impattanti, specchio di un disagio sociale che non conosce confini. Dal Segretario Canti un plauso al proprio predecessore alla Giustizia - Massimo Ugolini -, per quanto fatto nella scorsa Legislatura; posto l'accento anche sul contributo offerto da tutte le forze dell'arco parlamentare. A partire dalla normativa sulla violenza di genere; che allinea di fatto l'ordinamento alle indicazioni del GREVIO, introducendo peraltro nuove fattispecie di reato.
“Oltre alla violenza – ricorda Stefano Canti – sono state normate le molestie; e va detto che è un provvedimento nato per la prima volta nella Repubblica di San Marino. Non ce l'ha neanche la vicina Italia”. Una normativa – sottolinea - “molto innovativa”. Medesimo impegno corale in occasione del via libera al decreto sul cyberbullismo; con un evidente focus su rieducazione, prevenzione e monitoraggio. Ed un campo d'azione rivisto in corso d'opera.
“Con l'aiuto delle Opposizioni – sottolinea - ed in particolare di Repubblica Futura” è stata introdotta anche la previsione del bullismo; fenomeno a suo avviso non eccessivamente pervasivo in Repubblica, pur sottolineando come il decreto abbia portato la normativa sammarinese ad uno stato “molto avanzato”. Ratifiche precedute da un confronto al di là degli schieramenti; con le Opposizioni, con le parti sindacali. Propensione al dialogo, quella del Segretario di Stato, che ha ricevuto il plauso convinto dell'Aula.
Nel corso dell'esame della normativa sulla violenza di genere, però, qualche perplessità di carattere metodologico riguardo la scelta di apportare per decreto modifiche al Codice Penale. Sul punto un impegno preciso del Segretario alla Giustizia: per qualsiasi modifica futura al Codice Penale – sottolinea – si procederà con “provvedimento di legge” e non con decreto delegato.
Nel servizio l'intervista a Stefano Canti – Segretario di Stato Giustizia