Il dibattito s'infiamma sul decreto 22, che vede l'emendamento del Governo sulla farmacia internazionale per l'utilizzo del vaccino russo Sputnik. Si regolamentano importazione e utilizzo dei farmaci da paesi terzi individuando le agenzie dalle quali la Repubblica è autorizzata ad importare e somministrare farmaci per uso interno ed ospedaliero. “Si porta avanti una pratica utilizzata da anni nell'acquisto di medicinali registrati in paesi terzi” - spiega Elena Tonnini. L'elenco potrà essere ampliato sulla base di ulteriori collaborazioni. Tutti i farmaci approvati dalle agenzie regolatorie presenti nell'Allegato, sono quindi importabili e utilizzabili. Oltre ad Aifa ed Ema, troviamo anche quelle indiana, turca, giapponese, canadese, inglese. “Agenzie – spiega il Segretario - con cui San Marino collabora da anni”.
Libera non ci sta e mette in guardia dai rischi: “Non deve essere la politica – tuona Giuseppe Morganti – a decidere quali farmaci utilizzare in territorio. Come si possono garantire professionalità e competenza della farmacia internazionale se l'autorizzazione viene da un organo politico?” Preoccupa l'automatismo senza vaglio tecnico/scientifico. Si chiede quindi, attraverso emendamento, che ad autorizzare siano authority sanitaria e comitato di Bioetica. RF lo appoggia, “per una garanzia in più”. La maggioranza lo boccia: si rischia di bloccare l'iter, “rendendo più burocratica una pratica già consentita” , spiega Francesco Mussoni. L'Authority sanitaria – fa poi notare Ciavatta – non è un ente regolatorio.
Il Decreto viene ratificato con gli emendamenti del Governo, ma il dibattito che ne scaturisce mette in evidenza timori, anche in maggioranza. Legittime, per Iro Belluzzi, le perplessità dell'opposizione. C'è il rischio di acquistare prodotti non sperimentati nel contesto geografico in cui siamo inseriti. Sarebbe opportuna – dice - qualche verifica in più. “Ogni ente utilizza suoi criteri e procedure – afferma Nicola Renzi - ci sarà un motivo se finora abbiamo scelto Aifa ed Ema?” Per Giacomo Simoncini di Npr la nostra farmacia va regolamentata, ma l'authority non ha questi compiti. Il tema è più che mai delicato, e a chi accusa il Governo di giocare con la salute dei cittadini, “la politica – risponde Elena Tonnini - non si sta sostituendo a percorsi autorizzativi di enti regolatori, non siamo qui a dire che farmaci importare”. Approvato poi l'emendamento del Governo per permettere a tutte le gestanti di stare a casa un mese prima e quattro mesi dopo il parto, e quello di RF sugli asili nido, affinché chi ha la possibilità di tenere a casa i figli non perda la propria posizione in graduatoria. Chiuso il capitolo Decreti, all'esame dell'Aula la seconda lettura del regolamento consiliare.