In Ufficio di Presidenza ampio spazio è stato dedicato al caso Tonnini alla luce del parere dell'Avvocatura dello Stato. Il confronto è stato lungo e difficile. Alla fine si trova una sorta di compromesso: lo Stato si costituisce in modo autonomo in giudizio per tutelare il diritto di insindacabilità del Consigliere fino all'ultimo atto di giudizio previsto dal diritto Lussemburghese. A Rete resta l'amaro in bocca sulla tutela legale dato che – spiega – ciò che è capitato alla Tonnini potrebbe capitare a qualsiasi parlamentare nelle proprie funzioni. L'insindacabilità – rimarca – è sancito dal regolamento consiliare e dal codice penale, per altro ribadito nero su bianco dall'Avvocatura dello Stato. Si attende ora il giudizio dell'avvocato lussemburghese contattato dall'Avvocatura. “Nel momento in cui arriverà – spiegano dalla maggioranza – valuteremo il da farsi”. Dunque si prende tempo.
Quando il parere sarà pronto, si tornerà in Ufficio di Presidenza per dire sì o no alle spese legali.
Quando il parere sarà pronto, si tornerà in Ufficio di Presidenza per dire sì o no alle spese legali.
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