La valenza del Vertice sul Futuro e della Dichiarazione che ne scaturirà quale momento di importanza storica per il multilateralismo, nel tracciare la strada per la costruzione della pace. I Capitani Reggenti, Alessandro Rossi e Milena Gasperoni, puntualizzano come siano imprescindibili l'agire collettivo e il coinvolgimento di tutti gli attori della scena internazionale: “Guerre, migrazioni, cambiamento climatico, catastrofi, povertà e disuguaglianza – dicono infatti – confermano che nessuno Stato può agire da solo”.
In questa direzione individuano nell'ONU il contesto per la soluzione dei problemi mondiali, auspicando uno slancio del sistema multilaterale e un rafforzamento delle sue istituzioni. Dialogo, democrazia, rispetto dell'altro sono i valori fondanti della convivenza, nei quali la Repubblica crede e si impegna a seguire le indicazioni che verranno sintetizzate nel Vertice: “Sfide e obiettivi – aggiungono i Capi di Stato – che potranno essere raggiunti solo collettivamente, nella cooperazione internazionale”.
Da qui, il valore del diritto internazionale soprattutto per i Piccoli Stati, come “unica e sola salvaguardia in caso di minaccia alla propria esistenza – dicono – e il ruolo dell'Onu e delle piattaforme multilaterali come ambito per far sentire la propria voce. Infine, il contributo di San Marino al Forum nella ricerca di soluzioni collettive per la pace, il dialogo, un futuro sostenibile in conformità, appunto, con il diritto internazionale, compresa la Carta delle Nazioni Unite.