Sulla giustizia, dopo gli avvocati, interviene anche Nicola Renzi. "Alimentare il clima di sospetto fa male al Paese – osserva il Segretario di Stato - chi vuole che il Tribunale non funzioni lo dica apertamente”.
Per Renzi “è oramai evidente a tutti che chi si muove sul terreno delle insinuazioni o peggio ancora della calunnia, si stia trasformando, magari anche inconsciamente, in portatore di un fine recondito e di interessi non manifesti. A questi signori – aggiunge il Segretario alla Giustizia - rivolgo un acceso invito perché dimostrino di voler veramente accertare la verità e si rivolgano all'unico potere dello Stato titolato per farlo: la Magistratura. Chiedano al Tribunale di fare chiarezza e dimostrino piena fiducia in tutti i Magistrati della Repubblica”.
Infine su Guzzetta, sempre rivolgendosi alle opposizioni, Renzi chiede che svelino “le vere e inconfessate ragioni di questa ostilità e di questa campagna denigratoria, che ora si spinge addirittura ad insinuare evanescenti e scomodi rapporti con alcuni soggetti. Oltre a ledere l'onorabilità di un prestigioso giurista, - conclude - queste fantasie provocano danno e discredito all'intero Paese, oltre a compromettere la funzionalità dell'intero Tribunale”.
Per Renzi “è oramai evidente a tutti che chi si muove sul terreno delle insinuazioni o peggio ancora della calunnia, si stia trasformando, magari anche inconsciamente, in portatore di un fine recondito e di interessi non manifesti. A questi signori – aggiunge il Segretario alla Giustizia - rivolgo un acceso invito perché dimostrino di voler veramente accertare la verità e si rivolgano all'unico potere dello Stato titolato per farlo: la Magistratura. Chiedano al Tribunale di fare chiarezza e dimostrino piena fiducia in tutti i Magistrati della Repubblica”.
Infine su Guzzetta, sempre rivolgendosi alle opposizioni, Renzi chiede che svelino “le vere e inconfessate ragioni di questa ostilità e di questa campagna denigratoria, che ora si spinge addirittura ad insinuare evanescenti e scomodi rapporti con alcuni soggetti. Oltre a ledere l'onorabilità di un prestigioso giurista, - conclude - queste fantasie provocano danno e discredito all'intero Paese, oltre a compromettere la funzionalità dell'intero Tribunale”.
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