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25 anni e non li dimostra, potremmo dire che 25 anni fa è un pò cambiata la nostra vita con “Harry Potter e la pietra filosofale”. Il primo volume della saga creata da J.K. Rowling, vide la luce venticinque anni fa e ci fece sognare partite di Quidditch su manici di scopa, o a farsi portare da mamma e papà alla stazione di King's Cross a Londra per provare l'ebbrezza impossibile del binario 9 e 3/4. Impossibile per i "muggle", la parola inglese che la Rowling creò per i Dursley e tutti gli altri "non magici" e che la traduttrice dei primi due libri per Salani, Marina Astrologo, rese come "babbani".
J. K. Rowling è una delle donne più ricche della Gran Bretagna, ma quel successo fu un miracolo di passaparola dopo che il suo manoscritto era stato respinto da ben 12 editori. Nessuno aveva mai sentito parlare del piccolo mago dagli occhiali tondi e il segno del maleficio sulla fronte, né della sua creatrice che ne aveva scritto le avventure in un caffè.