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Bagni pubblici trasparenti: l'ultima attrazione di Tokyo

Le pareti diventano poi opache appena il bagno è occupato

di Mirco Zani
25 ago 2020

A Tokio funziona così, non li puoi perdere di vista un secondo che loro si inventano la toilettes da attrazione. Pensare che per la cultura giapponese la ritirata, o bagno pubblico che dir si voglia, è un vero e proprio simbolo di ospitalità. In uno dei quartieri di Tokio e per l'esattezza a Shibuya sono sorti i primi "Yokushitsu", sono bellissimi, in tutto sono 17 e per la loro realizzazione ci sono voluti ben 16 designer cercati e venuti da tutto il mondo. Il progetto si chiama "The Tokyo Toilet di Nippon Foundation" e tra i 17 bagni piazzati per i quartieri di Tokio, spiccano quelli a firma dall'architetto Shigeru Ban, in primis perché installati nei due parchi di Tomigaya e Yoyogi, ma soprattutto perché sono stati realizzati con pareti colorate in vetro trasparente. Paradiso dei guardoni? NO!

Perché al momento dell'entrata in bagno dell'incauto avventore come per magia le pareti si opacizzano fino a garantire la giusta privacy. Il meccanismo che da il via alla magia è collegato alla serratura della porta, infatti appena chiusa le pareti non permettono più a chi è fuori di vedere quanto accade all'interno del bagno. Tutto questo ha una motivazione molto valida, il designer spiega infatti che, soprattutto quando i bagni si trovano nei parchi, quindi anche leggermente isolati, oltre alla pulizia cosa alla quale i giapponesi tengono tantissimo, la preoccupazione maggiore è che vi possa essere qualcuno nascosto all' interno.Con questa tecnologia, si consente agli utenti di controllare sempre che la pulizia sia ai massimi livelli e se qualcuno sta già usando il bagno, capirlo senza per forza dover entrare.

Poi di notte la struttura illumina il parco come una bellissima lanterna.


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