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Fonzie 75 anni di un mito

Henry Winkler, oltre Happy Days una vita molto intensa

di Mirco Zani
31 ott 2020
Fonzie 75 anni di un mito

Henry Franklin Winkler, nasce a New York, 30 ottobre 1945 è un attore, regista, produttore cinematografico, comico, produttore televisivo e scrittore statunitense, principalmente noto per Happy Days, (in onda dal 1974 al 1984), dove ha impersonato il ruolo di Arthur "Fonzie" Fonzarelli. Da ieri 75 enne, Winkler ha vissuto una vita intensa, e piena di successi. Tutto senza mai perdere l'ironia che lo ha portato tagliare il traguardo dei 3/4 di secolo, di cui almeno 2 passati tra cinema e tv. Per tutti, o almeno per la maggior parte di noi, rimane il bulletto dal cuore tenero con il giubbotto in pelle e maglietta della salute. Insomma un uomo, un eroe, un mito come si diceva in quei tempi e comunque colui che il suo modo di fare ha lasciato un segno indelebile nell'immaginario collettivo degli anni 70. Ma la vita, personale e artistica di Henry Winkler non si è fermata a Happy Days, anzi è proseguita collezionando innumerevoli successi ma senza mai rinnegare quel bulletto buono che lo ha reso celebre in tutto il mondo. Anche se questo voleva dire accettare di buon grado gli inviti della tv italiana dove gli chiedevano di rifare “ehi” a comando.





Non solo «Happy Days», quindi, tra Fonzie e il Winkler canuto di oggi c’è la storia di un professionista dello showbusiness, che inizia con una piccola parte in un poliziesco di Carlo Lizzani nel 1974. Poi la grande occasione di Happy Days, che ne farà un’icona tra copertine, action figure e persino una stella sulla Hollywood Walk of Fame. Archiviata la serie, dieci anni dopo, Henry Winkler partecipa a qualche spin-off (Happy Days ne avrà un bel po’), poi appende il giubbotto al chiodo e diventa un produttore esecutivo firmando una serie di successi come la serie tv Mac Gyver. Nell’88 e nel 93 tenta la via della regia cinematografica, come l'amico Ron Howanrd, ma è nel 96 che il cinema gli rende gloria con con un ruolo in Scream. Un giornalista  in un’intervista gli ha chiesto cosa si prova a essere identificato con un’espressione denigratoria, Winkler ha replicato senza scomporsi: «Penso che sia meraviglioso, visto che ne stiamo ancora parlando nel 2019».

Fonzie non avrebbe saputo rispondere meglio.







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