Prove tecniche di sorpasso vinili-cd in questo 2020 appena iniziato, la tendenza dice che il materiale per eccellenza nella fabbricazione dei dischi sarà assoluto protagonista. Nel periodo pre 1986 la discografia internazionale vedeva i maggiori introiti provenire proprio dalla vendita dei 33 giri o dai 45 giri, invece che dagli innovativi Compact Disc, questo forse dovuto anche dal fatto che i primi "lettori cd " non erano proprio alla portata di tutte le tasche, vuoi anche che gli ultimi, inguaribili romantici, insistevano a voler ascoltare la musica preferita su supporti HiFi ( High Fidelity).
Gli stereo erano veri e propri Totem con in cima il piatto, subito sotto l'amplificatore che doveva essere potente per via della definizione del suono, poi il sinto (la radio) e la piastra per le cassette. Poi nascoste nella cameretta le casse dalle quali usciva la musica, anche loro dovevano rispondere a precise caratteristiche per essere performanti e all'altezza dell'ampli, i più introdotti a tutto questo aggiungevano un equalizzatore di raffinata e professionale fattura.
Nel 2019 sono stati 504 i milioni di dollari, dato più alto dal 1998, generati dalla vendita del formato Vinile rispetto ad altri. Cifra che risulta più che raddoppiata rispetto al 2018. In Italia il fenomeno risponde con una crescita verticale dal 2012 ad oggi in maniera costante, assegnando al vinile il 9% del mercato totale. Tenendo comunque presente che il settore segna un calo del 10,1% per vie dei nuovi supporti o formati dai quali si può ascoltare la musica. Anche le Major stanno cambiando la loro atteggiamento verso il vivnile, fino a qualche tempo fa considerato un vezzo, una sorta di contentino o gadget per gli ultimi nostalgici del genere, ora invece ci puntano per un rilancio del fatturato. L'onda lunga del vinile pare non sia destinata a fermarsi, quelli che hanno vissuto l'epopea vinilica come chi scrive non può che gioire di questa inversione di tendenza.....
Vinile come il Rock and Roll..."can never die"