Le sconfitte con Portogruaro e Bassano avevano lasciato il segno, serpeggiava l’idea che il San Marino fosse forte con le piccole, e piccolo con le grandi. Reggio Emilia fa cadere anche questa teoria, i titani hanno strappato un pareggio ma probabilmente potevano ambire anche a qualcosa in più. La Reggiana resta la maggior candidata alla promozione diretta, nella prima mezzora ha sciorinato giocate di grande spessore, con palleggiatori eccellenti primo fra tutti quel Giuseppe Alessi dotato di un radar nei piedi.
Subito il gol, il San Marino non si è disunito. Evangelisti e Grassi hanno cominciato a distribuire palloni in quantità industriale, per Longobardi e Carruezzo , e Ambrosio si è trovato sovente in difficoltà salvato anche dal palo. Nella ripresa l’aggressione dei centrocampisti biancoazzurri sui portatori di palla granata è diventata ancora più asfissiante, l’argentino Capece ha disputato un incontro sontuoso, partecipando anche nell’azione del gol del pareggio, firma, la solita, quella di Cristian Longobardi. Un pareggio che racchiude tanti significati, il San Marino di questa stagione non è inferiore a nessuno.
Subito il gol, il San Marino non si è disunito. Evangelisti e Grassi hanno cominciato a distribuire palloni in quantità industriale, per Longobardi e Carruezzo , e Ambrosio si è trovato sovente in difficoltà salvato anche dal palo. Nella ripresa l’aggressione dei centrocampisti biancoazzurri sui portatori di palla granata è diventata ancora più asfissiante, l’argentino Capece ha disputato un incontro sontuoso, partecipando anche nell’azione del gol del pareggio, firma, la solita, quella di Cristian Longobardi. Un pareggio che racchiude tanti significati, il San Marino di questa stagione non è inferiore a nessuno.
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