Le ferite più profonde impiegano tempo a rimarginare, nel frattempo tutto – o quasi – è cambiato per Feliciano Lopez, che nel 2006 perse la finale sulla terra rossa di Gstaad per mano di Richard Gasquet: ancora si giocava sulla distanza dei cinque set e lo spagnolo cedette al quarto.
Dieci anni dopo la possibilità di suturare: in finale di arriva Robin Haase, che pure avrebbe da riscattare una sconfitta all'ultimo atto datata 2013. Dei due, però, solo uno può saldare ed il più meritevole – lo ha detto il campo – è stato proprio la testa di serie numero 1 del seeding, Feliciano Lopez.
Il tabellone dice 6-4, 7-5 con l'olandese sempre in partita, dalla quale è però uscito sconfitto per una manciata di centimetri ed un'errata valutazione: gli unici due break che hanno direzionato l'incontro dalla parte dell'iberico, infatti, arrivano per un lungo linea fuori di un capello ed un attacco troppo poco profondo che – all'undicesimo gioco del secondo set – ha di fatto decretato la fine delle ostilità. Chiude ogni spiraglio all'ultimo, disperato tentativo di rimonta avversaria, Feliciano Lopez, che nel conclusivo servizio vincente vede la dissoluzione di un peso enorme e la gioia irrefrenabile di un successo che mancava dal giugno 2014: per il 34enne spagnolo, numero 21 del mondo, anche un assegno di oltre 82.000 euro e una mucca, da tradizione assegnata al vincitore del torneo. Altra delusione, ed altra capra invece per Robin Haase, nuovamente finalista a Gstaad ed ancora in attesa di un titolo diverso da quello ottenuto – due volte – a Kitzbuhel e che recentemente ha salutato la prima volta di Lorenzi in un torneo ATP.
LP
Dieci anni dopo la possibilità di suturare: in finale di arriva Robin Haase, che pure avrebbe da riscattare una sconfitta all'ultimo atto datata 2013. Dei due, però, solo uno può saldare ed il più meritevole – lo ha detto il campo – è stato proprio la testa di serie numero 1 del seeding, Feliciano Lopez.
Il tabellone dice 6-4, 7-5 con l'olandese sempre in partita, dalla quale è però uscito sconfitto per una manciata di centimetri ed un'errata valutazione: gli unici due break che hanno direzionato l'incontro dalla parte dell'iberico, infatti, arrivano per un lungo linea fuori di un capello ed un attacco troppo poco profondo che – all'undicesimo gioco del secondo set – ha di fatto decretato la fine delle ostilità. Chiude ogni spiraglio all'ultimo, disperato tentativo di rimonta avversaria, Feliciano Lopez, che nel conclusivo servizio vincente vede la dissoluzione di un peso enorme e la gioia irrefrenabile di un successo che mancava dal giugno 2014: per il 34enne spagnolo, numero 21 del mondo, anche un assegno di oltre 82.000 euro e una mucca, da tradizione assegnata al vincitore del torneo. Altra delusione, ed altra capra invece per Robin Haase, nuovamente finalista a Gstaad ed ancora in attesa di un titolo diverso da quello ottenuto – due volte – a Kitzbuhel e che recentemente ha salutato la prima volta di Lorenzi in un torneo ATP.
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