Dopo la finale dei 50 rana l'acqua della piscina di Gwangju è un misto di cloro e lacrime, quelle di incredulità della nuova – e presumibilmente futura – stella del nuoto italiano. Benedetta Pilato è argento Mondiale ad appena 14 anni: 8 in meno dell'americana Lilly King, che dopo essersi confermata campionessa iridata s'accorge dell'emozione della rivale e va ad abbracciarla. Sono 16 i centesimi che permettono a King di replicare la doppietta 100-50 rana di Budapest 2017, 15 invece quelli che separano l'azzurrina dal bronzo della russa Efimova. Pilato nella batteria aveva registrato il record italiano e soprattutto aveva sottratto a Pellegrini il primato di italiana più giovane a gareggiare in un mondiale. Poco più dietro, 5° posto per Carraro.
Ha tutto un altro suono il terzo posto di Gregorio Paltrinieri nei 1500 stile, specialità nella quale era bicampione uscente. Ma anche bronzo europeo dietro a Wellbrock e Romanchuk, che come a Glasgow hanno la meglio sull'azzurro e sono oro e argento. Greg parte forte e domina per buona parte della gara, non riuscendo però a staccare gli avversari. “Ero cotto” dirà poi, infatti nel finale il tedesco e l'ucraino vanno il doppio e lo passano facile. 6° Acerenza.
Niente podio per le azzurre della 4x100 mista, che chiudono quarte. Qui gli Stati Uniti vincono su Australia e Canada e piazzano un doppio record del mondo: di squadra - 3' 50” 40 – e con Regan Smith, che nel suo tratto nuota i 100 dorso in 57” 57. Con lei la già citata King, Kelsi Dahlia e Simone Manuel, che poco prima s'era presa l'oro nei 50 stile battendo per 2 centesimi la svedese Sjoestroem, detentrice del record mondiale. Terza, a 6 centesimi, l'australiana Campbell.
È record europeo invece nella 4x100 mista uomini: lo segna in 3' 28” 10 la Gran Bretagna, d'oro davanti a Stati Uniti e Russia. Nei 400 misti individuali proseguono le epopee di Katinka Hosszu e Daiya Seto. L'ungherese centra il 5° oro iridato consecutivo, superando nettamente la cinese Ye e la giapponese Ohashi. È il 3° invece per Seto, che ha la meglio sull'americano Litherland e il neozelandese Clareburt. Infine i 50 dorso, nei quali il sudafricano Zane Wadell infila al fotofinish i russi Rylov e Kolesnikov, preceduti di 6 e 8 centesimi.