Pipa Neritan è in carcere. Questa mattina il Gip Giacomo Gasperini ha convalidato il fermo di Polizia Giudiziaria nei confronti del 25enne albanese attaccante del San Giovanni. Le accuse di cui deve rispondere sono gravissime: omicidio, tentato omicidio, porto illegale di arma da taglio e rissa aggravata. L’episodio si riferisce alla notte tra il 5 e il 6 ottobre, quando Neritan avrebbe accoltellato in via Regina Elena a Rimini due giovani, uno dei quali morto qualche giorno dopo. Neritan non abita a San Marino. In Repubblica si recava solo per allenarsi e giocare con il San Giovanni, squadra per la quale è tesserato. I dirigenti lo ricordano come un tipo taciturno, poco espansivo anche a causa della scarsa dimestichezza con l’italiano, ma sostanzialmente corretto. Dopo il fattaccio Neritan ha giocato con il San Giovanni nella gara dell’8 ottobre, dopo di che è sparito. Non più un allenamento, non più una notizia. La società era sul punto di prendere provvedimenti disciplinari e, al limite, cercare un altro attaccante. Neritan aveva avuto problemi anche col suo datore di lavoro e ultimamente non risultava rintracciabile nemmeno presso la sua abitazione di Rimini. Sembra quasi stesse preparando una fuga. Così almeno la pensano gli uomini della squadra mobile che all’alba di domenica mattina lo hanno fermato.
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