Il tonfo di Cremona ha lasciato il segno, nove turni senza vittorie cominciano a pesare. In settimana l’intervento della società è stato deciso, conferma di Leonardo Acori e stop a tutte le voci di smobilitazione, la scelta è quella della continuità. La società attende ora delle risposte: basta parlare di alcune individualità di spicco ormai lontane da Rimini, è la forza del gruppo che deve uscire da questa crisi di risultati. I biancorossi hanno 2 match ball casalinghi. Avellino e Pescara, una grande chance per chiudere definitivamente il discorso salvezza, discorso che si è riaperto inevitabilmente dopo la lunga striscia di gare senza vittorie. La classifica si è accorciata, il Rimini non è ancora in pericolo, ma le spie d’emergenza sono tutte accese. L’Avellino non è certo l’avversario più semplice da affrontare in questo momento, gli irpini, dopo un inizio di campionato molto difficile, sembrano aver trovato la quadratura del cerchio, anche se in trasferta hanno sempre manifestato grandi difficoltà. Allarme in difesa, squalificato D’Angelo, non è al meglio Peccarisi se non dovesse farcela pronto Digao, per una coppia di centrali in quel caso assolutamente inedita.
Davanti Moscardelli, unica punta con Ricchiuti a sostegno. Avellino senza grandi problemi di formazione. Arbitra Tagliavento di Terni.
Davanti Moscardelli, unica punta con Ricchiuti a sostegno. Avellino senza grandi problemi di formazione. Arbitra Tagliavento di Terni.
Riproduzione riservata ©