Ancora tre mesi. Il tempo che separa il clamoroso annuncio di Michael Schumacher e la prima gara del 2010. Per capire effettivamente, se il fenomeno tornato uomo ha ancora le qualità per vincere ancora. Intanto una cosa è certa, il ritorno in pista di Schumi è una grande notizia. Lo è per gli appassionati di Formula 1. Lo è soprattutto per Bernie Ecclestone. Un’operazione di marketing perfetta. Il modo ideale per rilanciare l’immagine di uno sport che tra spy story, scandalo Mosley, rivoluzioni tecnologiche, caso Briatore, ha perso il suo fascino a favore della motogp.
Il mondo del web parla di scelta sbagliata. I tifosi della Ferrari di alto tradimento. Più cauti i futuri avversari. Rispetto o pretattica, quello del 2010 sembra già essere il mondiale più bello degli ultimi anni, anche perché Schumacher è un vincente e salire sul gradino più alto del podio non stanca mai. Sette titoli mondiali non si vincono certo per caso. Se il passato del pilota tedesco è una garanzia, i dubbi sono per il futuro, per i prossimi tre anni che legheranno Schumacher con un contratto faraonico fino a 43 anni con la Mercedes. Un affare da 120 milioni, per un team che punta subito a vincere in un campionato che si preannuncia di grande livello. Massa e Alonso con la Ferrari, Hamilton e Button in McLaren, Vettel e Webber in Red Bull. Anche se il 14 marzo in Bahrain l’attenzione sarà tutta per le frecce d’argento saranno tanti i piloti decisi a mettersi alle spalle un pezzo di storia della Formula 1.
Elia Gorini
Il mondo del web parla di scelta sbagliata. I tifosi della Ferrari di alto tradimento. Più cauti i futuri avversari. Rispetto o pretattica, quello del 2010 sembra già essere il mondiale più bello degli ultimi anni, anche perché Schumacher è un vincente e salire sul gradino più alto del podio non stanca mai. Sette titoli mondiali non si vincono certo per caso. Se il passato del pilota tedesco è una garanzia, i dubbi sono per il futuro, per i prossimi tre anni che legheranno Schumacher con un contratto faraonico fino a 43 anni con la Mercedes. Un affare da 120 milioni, per un team che punta subito a vincere in un campionato che si preannuncia di grande livello. Massa e Alonso con la Ferrari, Hamilton e Button in McLaren, Vettel e Webber in Red Bull. Anche se il 14 marzo in Bahrain l’attenzione sarà tutta per le frecce d’argento saranno tanti i piloti decisi a mettersi alle spalle un pezzo di storia della Formula 1.
Elia Gorini
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