Dopo Torino, Torino. Dopo le Olimpiadi le altre Olimpiadi. Diverse solo per quel brutto prefisso, “Para” che quasi svanisce nel leggere i numeri. 1.300 i partecipanti, 40 nazioni in gara e televisioni di tutti e 5 i continenti: per la prima volta vedranno tutto anche in Africa e Sud America. I Giochi Paraolimpici, che gli anglofoni traducono Paralimpici, sono per portata il terzo evento sportivo dell’anno dopo Olimpiadi e Mondiali di Calcio. Dieci giorni di gare dal 10 al 19 marzo, 5 le discipline che assegneranno 58 medaglie: Sci Alpino, Fondo, Biathlon, Hockey e anche il Curling ormai familiare a tutti con le sue “Stones” e i suoi “Sweepers” che, quelli si, meglio dirli all’inglese. 2 villaggi per gli atleti, mille rappresentanti dei comitati olimpici nazionali e internazionale, 200.000 gli spettatori previsti, per una manifestazione che ruota e si muove attorno ad un budget di 54 milioni di euro. 39 gli atleti italiani. La Cerimonia di Apertura, che la San Marino Rtv trasmetterà venerdì sera, sarà ufficialmente presieduta dal Presidente Ciampi. La diciottenne Melania Corradini il portabandiera azzurra, ma la storia da raccontare è quella di Francesca Porcellano 36 anni, vittima di un terribile incidente e invalida dal 18esimo mese di età. Ha vinto medaglie su pista e una 60ina di maratone: ripete col sorriso di consumare in un anno in ruote di quanto faccia Stefano Baldini in scarpe. Ed è una prima bella lezione per tutti.
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