18 gradi a Trapani dove sta iniziando solo adesso l'autunno, almeno duemila gli spettatori, tra cui 7 straordinari tifosi del nucleo 2000 che hanno affrontato la trasferta più lunga di sempre per il San Marino. Acori deve rinunciare agli squalificati Pacciardi e Mella, Del Sole infortunato, poi durante il riscaldamento pre partita perde anche Ferrero. La gara nasce sotto una cattiva stella, la conferma arriva dopo 7' minuto. Sugli sviluppi del corner, si accentra e conclude Lunardini, braccio di Basso, calcio di rigore che può mettere la partita sui binari giusti. Dagli undici metri Davide Poletti consegna un pallone lemme lemme tra le braccia di Nordi. Qui gira la partita, perché 120 secondi dopo, l'ex di turno Giovanni Abate, concretizza la legge del goal mancato, goal subito e Trapani avanti. Il Titano perde pezzi, fuori causa anche Francesco Casolla colpito duro, il numero 11 rientra per qualche minuto poi è costretto a dare forfait al suo posto Marco Villanova. Sua la conclusione di poco a lato, sua la girata sul corner di Poletti che conclude il primo tempo. Nella ripresa Acori lascia negli spogliatoi Luca Pigini, per l'esordiente Nicola Capellini. Trascorrono 3 minuti, e il Trapani chiude l'incontro con il solito Mancouso, pronto a bruciare l'improvvisata difesa di Acori. È' proprio di Capellini l'unica minaccia di tutta la ripresa: colpo di testa di poco alto. Poi dilaga il Trapani. Mancouso schernisce Mannini che può fermato solo con le maniere forti. Basso non imita Poletti e firma il tris siciliano. Nel finale, il poker è dell' ex Reggina Tedesco. Una lezione pesante per un San Marino che ha mostrato di non poter fare a meno di uomini chiave come Pacciardi. A Trapani, Trapani batte San Marino 4 a 0.
Nel video l'intervista a Vittorio Ferrero, difensore San Marino.
L'inviato a Trapani, Lorenzo Giardi
Nel video l'intervista a Vittorio Ferrero, difensore San Marino.
L'inviato a Trapani, Lorenzo Giardi
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