Il pilota di Superbike Nicky Hayden, ricoverato da mercoledì scorso in terapia intensiva all'Ospedale Bufalini di Cesena, è deceduto oggi a causa del doppio trauma toracico e cranico riportato nell'impatto con un'auto mentre si allenava in bicicletta sulle strade di Misano Adriatico. Hayden aveva 35 anni e nel 2006 aveva conquistato il titolo iridato della Moto GP.
Le speranze di un miracolo erano minime, ma la notizia della morte di Nicky Hayden in ospedale a Cesena ha comunque colpito nel profondo i tanti colleghi dello sfortunato pilota americano che dal giorno dell'incidente lo avevano al centro dei loro pensieri. Tante e sentite erano state le espressioni di solidarietà e sostegno per l'ex campione del mondo della MotoGp che rischiava la vita per un drammatico incidente mentre si allenava in bicicletta vicino a Misano Adriatico. Commozione e dolore sono stati espressi tra i primi dai piloti della Honda MotoGp, gli spagnoli Marc Marquez e Dani Pedrosa -'Sono sconvolto dalla notizia. Non ti dimenticheremo mai!", ha twittato il primo -, ma a loro si sono aggiunti presto tanti altri protagonisti e team del motomondiale e della Superbike, dove Hayden era attualmente impegnato. Da Jorge Lorenzo, a Max Biaggi, da Casey Stoner ad Andrea Iannone, Marco Melandri, tutti si sono uniti nel ricordo. Commozione anche da parte della Federazione motociclistica internazionale (Fim) e dalla Dorna, la società che gestisce gli interessi commerciali del Motomondiale, rende omaggio a Nicky Hayden. "Nominato da Dorna 'MotoGP Legend' per la sua lunga carriera, le sue indiscusse capacità di pilota e lo straordinario carattere - ricorda una nota - resterà uno dei motociclisti più popolari e amati. Mancherà al paddock ma anche ai suoi milioni di tifosi sparsi in tutto il mondo". Un ricordo commosso del campione Usa è venuto quasi in tempo reale alla notizia del decesso anche dal presidente del Coni, Giovanni Malagò: "Tristezza infinita. Onore al grande #Hayden protagonista del motociclismo. R.I.P.", ha twittato. Anche le società calcistiche Roma, Lazio e Milan hanno espresso la loro vicinanza ai familiari di Hayden.
Le speranze di un miracolo erano minime, ma la notizia della morte di Nicky Hayden in ospedale a Cesena ha comunque colpito nel profondo i tanti colleghi dello sfortunato pilota americano che dal giorno dell'incidente lo avevano al centro dei loro pensieri. Tante e sentite erano state le espressioni di solidarietà e sostegno per l'ex campione del mondo della MotoGp che rischiava la vita per un drammatico incidente mentre si allenava in bicicletta vicino a Misano Adriatico. Commozione e dolore sono stati espressi tra i primi dai piloti della Honda MotoGp, gli spagnoli Marc Marquez e Dani Pedrosa -'Sono sconvolto dalla notizia. Non ti dimenticheremo mai!", ha twittato il primo -, ma a loro si sono aggiunti presto tanti altri protagonisti e team del motomondiale e della Superbike, dove Hayden era attualmente impegnato. Da Jorge Lorenzo, a Max Biaggi, da Casey Stoner ad Andrea Iannone, Marco Melandri, tutti si sono uniti nel ricordo. Commozione anche da parte della Federazione motociclistica internazionale (Fim) e dalla Dorna, la società che gestisce gli interessi commerciali del Motomondiale, rende omaggio a Nicky Hayden. "Nominato da Dorna 'MotoGP Legend' per la sua lunga carriera, le sue indiscusse capacità di pilota e lo straordinario carattere - ricorda una nota - resterà uno dei motociclisti più popolari e amati. Mancherà al paddock ma anche ai suoi milioni di tifosi sparsi in tutto il mondo". Un ricordo commosso del campione Usa è venuto quasi in tempo reale alla notizia del decesso anche dal presidente del Coni, Giovanni Malagò: "Tristezza infinita. Onore al grande #Hayden protagonista del motociclismo. R.I.P.", ha twittato. Anche le società calcistiche Roma, Lazio e Milan hanno espresso la loro vicinanza ai familiari di Hayden.
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