Domani compie 45 anni. Un traguardo da conquistare minuto per minuto per Michael Schumacher che da domenica lotta per la vita in seguito al drammatico incidente sugli sci di cui è rimasto vittima. “Non ci sono peggioramenti”, è tutto quanto dice la storica portavoce del campione nel confermare che oggi non sono previsti incontri tra medici e giornalisti. Privacy certo, ma anche assenza di novità. Schumacher è in coma farmacologico dopo due interventi chirurgici per rimuovere un grosso ematoma che preme sul cervello. Ha trascorso la notte senza aumento della pressione intercranica e questo autorizza i medici a dire sia una buona notizia. Anche se non sufficiente a dire che l'ex terminator della Formula Uno ce la farà. Sono un paio di ematomi a preoccupare sui quali non è ancora stato possibile intervenire. Ma il tempo che passa in questo caso è buon alleato. Come gli affetti: la moglie Corinne, i figli e il fratello Ralf pure lui ex pilota e giunto all'ospedale di Grenoble non appena avuta la certezza dell'impossibilità del trasferimento di Michael in Germania. Spostarlo sarebbe troppo pericoloso. Schumi combatte e se riuscisse a vincere? Che certezze avrebbe sul dopo? Ma è solo il secondo capitolo, ancora tutto da conquistare.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
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