La Segreteria di Stato per gli Affari Interni, in risposta alla controreplica di Repubblica Futura sulla vicenda relativa alla recente naturalizzazione di residenti sammarinesi, si trova costretta ad intervenire nuovamente sulla questione per chiudere quella che si sta rivelando una sterile ed infondata querelle alimentata dal clima preelettorale.
La vicenda, che viene artatamente “gonfiata” per sollevare inutili polemiche, è così riassumibile:
la legge vigente (Legge n.38 del 22 marzo 2016) prevede un’unica sessione del Consiglio Grande e Generale per l’anno 2016 per la presa d’atto dei requisiti per la concessione della cittadinanza per naturalizzazione;
tale sessione si è svolta il 22 agosto 2016;
l’Ufficio di Presidenza nella seduta del 30 agosto 2016 ha, tuttavia, ritenuto - con l’accordo di tutti i rappresentanti dei gruppi consiliari, fra i quali quelli di AP ed UPR – di sottoporre alla presa d’atto del Consiglio Grande e Generale nella sessione di settembre, nuove pratiche di naturalizzazione per rispondere a particolarissime e rilevanti esigenze degli istanti comunicate dall’Ecc.ma Reggenza. L’indirizzo è stato assunto nell’intesa, formalizzata negli atti, che questi nuovi naturalizzati – DEI QUALI NON SI CONOSCEVANO ALLORA I NOMINATIVI - non sarebbero, comunque, stati iscritti nelle liste elettorali, non essendoci più i tempi per l’adozione dei conseguenti atti;
i nuovi naturalizzati nella seduta del 19 settembre u.s. - che pur avrebbero potuto attivarsi tempestivamente per poter rientrare nel gruppo di domande esaminate nella precedente sessione di agosto – hanno, pertanto, beneficiato di una procedura derogatoria ai fini della concessione della naturalizzazione, procedura possibile in ragione del fatto che la competenza a deliberare la presa d’atto spetta al medesimo supremo organo legislativo;
la fissazione della data di giuramento di fedeltà alla Repubblica - che con riferimento al primo gruppo di naturalizzati si è svolto il 17 settembre u.s. e che costituisce requisito per l’iscrizione nei registri della cittadinanza - non è stabilita dal solo Segretario di Stato per gli Affari Interni ma è concordata con l’Ecc.ma Reggenza;
per quanto riguarda l’iscrizione dei cittadini naturalizzati nel 2016 nelle listi elettorali, la legge prevede un’unica - e tra l’altro eventuale - revisione straordinaria delle liste elettorali, revisione effettuata il 22 settembre u.s.
La Segreteria di Stato per gli Affari Interni ha, quindi, unicamente dato applicazione alla legge, ai deliberati degli organi amministrativi ed agli indirizzi espressi e concordati dai rappresentanti di tutti i partiti e movimenti presenti in Consiglio Grande e Generale.
Il superamento del dettato normativo relativo all’unica revisione straordinaria delle liste elettorali per il 2016 richiede l’adozione di uno specifico atto avente forza di legge.
Pertanto, qualora l’Ecc.ma Reggenza ed il Congresso di Stato ravvisino la sussistenza, nell’attuale regime di ordinaria amministrazione, delle condizioni per adottare un’urgente modifica legislativa, la Segreteria di Stato sarà pronta ad intervenire, nello spirito di massima tutela dei diritti dei cittadini della Repubblica che ha, altresì, mosso la medesima Segreteria nell’elaborazione delle nuove norme sulla cittadinanza.
La vicenda, che viene artatamente “gonfiata” per sollevare inutili polemiche, è così riassumibile:
la legge vigente (Legge n.38 del 22 marzo 2016) prevede un’unica sessione del Consiglio Grande e Generale per l’anno 2016 per la presa d’atto dei requisiti per la concessione della cittadinanza per naturalizzazione;
tale sessione si è svolta il 22 agosto 2016;
l’Ufficio di Presidenza nella seduta del 30 agosto 2016 ha, tuttavia, ritenuto - con l’accordo di tutti i rappresentanti dei gruppi consiliari, fra i quali quelli di AP ed UPR – di sottoporre alla presa d’atto del Consiglio Grande e Generale nella sessione di settembre, nuove pratiche di naturalizzazione per rispondere a particolarissime e rilevanti esigenze degli istanti comunicate dall’Ecc.ma Reggenza. L’indirizzo è stato assunto nell’intesa, formalizzata negli atti, che questi nuovi naturalizzati – DEI QUALI NON SI CONOSCEVANO ALLORA I NOMINATIVI - non sarebbero, comunque, stati iscritti nelle liste elettorali, non essendoci più i tempi per l’adozione dei conseguenti atti;
i nuovi naturalizzati nella seduta del 19 settembre u.s. - che pur avrebbero potuto attivarsi tempestivamente per poter rientrare nel gruppo di domande esaminate nella precedente sessione di agosto – hanno, pertanto, beneficiato di una procedura derogatoria ai fini della concessione della naturalizzazione, procedura possibile in ragione del fatto che la competenza a deliberare la presa d’atto spetta al medesimo supremo organo legislativo;
la fissazione della data di giuramento di fedeltà alla Repubblica - che con riferimento al primo gruppo di naturalizzati si è svolto il 17 settembre u.s. e che costituisce requisito per l’iscrizione nei registri della cittadinanza - non è stabilita dal solo Segretario di Stato per gli Affari Interni ma è concordata con l’Ecc.ma Reggenza;
per quanto riguarda l’iscrizione dei cittadini naturalizzati nel 2016 nelle listi elettorali, la legge prevede un’unica - e tra l’altro eventuale - revisione straordinaria delle liste elettorali, revisione effettuata il 22 settembre u.s.
La Segreteria di Stato per gli Affari Interni ha, quindi, unicamente dato applicazione alla legge, ai deliberati degli organi amministrativi ed agli indirizzi espressi e concordati dai rappresentanti di tutti i partiti e movimenti presenti in Consiglio Grande e Generale.
Il superamento del dettato normativo relativo all’unica revisione straordinaria delle liste elettorali per il 2016 richiede l’adozione di uno specifico atto avente forza di legge.
Pertanto, qualora l’Ecc.ma Reggenza ed il Congresso di Stato ravvisino la sussistenza, nell’attuale regime di ordinaria amministrazione, delle condizioni per adottare un’urgente modifica legislativa, la Segreteria di Stato sarà pronta ad intervenire, nello spirito di massima tutela dei diritti dei cittadini della Repubblica che ha, altresì, mosso la medesima Segreteria nell’elaborazione delle nuove norme sulla cittadinanza.
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