Equità, trasparenza, cittadinanza queste le tre parole d’ordine che il Consiglio Direttivo di SSD ritiene debbano rappresentare le linee guida per affrontare le prossime sfide che attendono il Paese.
Il difficile lavoro che ha messo a nudo le reali condizioni in cui versa la finanzia (pubblica e privata) dopo decenni di gestioni irresponsabili, sta giungendo al termine. In evidenza sono le criticità del sistema bancario e del bilancio dello Stato che, per salvaguardare i risparmiatori, è dovuto intervenire più volte negli ultimi 10 anni, ma senza mai porsi il problema di mettere in atto politiche attive, capaci di riformare le gestioni e sostenere i maggiori oneri derivanti dal debito.
Il lavoro improntato alla trasparenza ha posto in evidenza la dimensione reale dell’intervento che sarà necessario per far sì che si possa tornare a crescere, richiedendo investimenti molto significativi.
Questo il motivo per cui si chiede di mettere in atto un ‘Progetto Paese’ capace di affrontare l’emergenza, di consolidare i perni dell’economia e di avviare una intensa politica di investimenti, pubblici e privati.
Sinistra Socialista Democratica si è quindi attivata per supportare il governo in questa delicata fase in cui l’intero quadro sociale e economico verrà rimodellato, con interventi di equità sociale dettati da codici incontrovertibili (il codice Isee prima di tutto), con risparmi che agiscano sulle ancora vaste aree di spreco, con la riparametrazione del rapporto pubblico/privato nella direzione dell’equità, con interventi fiscali che aggrediscano l’evasione e chiamino al dovere tutti i cittadini secondo le loro capacità di reddito e secondo i loro patrimoni, con politiche di sviluppo che consentano di generare nuove imprese ed espandere quelle già attive, di attrarre investimenti esteri, ma anche ridando fiducia alla capacità imprenditoriale dei sammarinesi facendo sì che la Pubblica amministrazione diventi soggetto attivo dello sviluppo.
Il Consiglio Direttivo di SSD ha dato mandato ai propri gruppi di lavoro di elaborare al più presto le proposte, affinché possano essere già analizzate in sede di bilancio di previsione per il 2018 e caratterizzare il prossimo anno come una vera e propria stagione delle riforme.
SSD affronterà queste nuove sfide rilanciando la propria parola d’ordine “Più uniti, più forti” che a breve la porterà alla convocazione del Congresso di fondazione del partito.
Il difficile lavoro che ha messo a nudo le reali condizioni in cui versa la finanzia (pubblica e privata) dopo decenni di gestioni irresponsabili, sta giungendo al termine. In evidenza sono le criticità del sistema bancario e del bilancio dello Stato che, per salvaguardare i risparmiatori, è dovuto intervenire più volte negli ultimi 10 anni, ma senza mai porsi il problema di mettere in atto politiche attive, capaci di riformare le gestioni e sostenere i maggiori oneri derivanti dal debito.
Il lavoro improntato alla trasparenza ha posto in evidenza la dimensione reale dell’intervento che sarà necessario per far sì che si possa tornare a crescere, richiedendo investimenti molto significativi.
Questo il motivo per cui si chiede di mettere in atto un ‘Progetto Paese’ capace di affrontare l’emergenza, di consolidare i perni dell’economia e di avviare una intensa politica di investimenti, pubblici e privati.
Sinistra Socialista Democratica si è quindi attivata per supportare il governo in questa delicata fase in cui l’intero quadro sociale e economico verrà rimodellato, con interventi di equità sociale dettati da codici incontrovertibili (il codice Isee prima di tutto), con risparmi che agiscano sulle ancora vaste aree di spreco, con la riparametrazione del rapporto pubblico/privato nella direzione dell’equità, con interventi fiscali che aggrediscano l’evasione e chiamino al dovere tutti i cittadini secondo le loro capacità di reddito e secondo i loro patrimoni, con politiche di sviluppo che consentano di generare nuove imprese ed espandere quelle già attive, di attrarre investimenti esteri, ma anche ridando fiducia alla capacità imprenditoriale dei sammarinesi facendo sì che la Pubblica amministrazione diventi soggetto attivo dello sviluppo.
Il Consiglio Direttivo di SSD ha dato mandato ai propri gruppi di lavoro di elaborare al più presto le proposte, affinché possano essere già analizzate in sede di bilancio di previsione per il 2018 e caratterizzare il prossimo anno come una vera e propria stagione delle riforme.
SSD affronterà queste nuove sfide rilanciando la propria parola d’ordine “Più uniti, più forti” che a breve la porterà alla convocazione del Congresso di fondazione del partito.
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