La coalizione Adesso.sm è nata attorno alcune idee importanti per il futuro del Paese, fra cui quella di mettere finalmente ordine nel sistema bancario, che presentava problemi incancreniti da anni e che non si riusciva a affrontare.
Era evidente che questo approccio avrebbe portato a contrasti e resistenze notevoli, visti gli interessi in gioco, come puntualmente avvenuto. Costruire il futuro, per il sistema bancario e per la nostra economia, deve necessariamente significare fare chiarezza su quanto è successo, trovare finalmente soluzioni realistiche e sostenibili ai problemi, e rilanciare lo sviluppo del Paese.
Nel corso dei pochi mesi di lavoro del Governo in molte occasioni si è dovuta affrontare una serie di attacchi volti a impedire un percorso verso il futuro, per ricorrere la difesa di vecchi interessi ormai insostenibili e il populismo del momento, non curandosi dei rischi di pesanti danni per l’intero Paese.
Stiamo assistendo a vicinanze politiche alquanto sorprendenti fra chi si professa profeta indefesso della verità e chi è stato protagonista degli anni della deriva morale del Paese, paradossalmente riuniti nel manifestare per il buon governo.
L’ultima evoluzione di questa azione è quello di accreditare, alla luce di alcune denunce in tribunale, l’idea che l’intero Governo e la maggioranza siano compromessi con chissà quali progetti criminali, tali da invocare un nuovo Governo, declinato in vari modi. Alla fine si finisce invariabilmente allo stesso obiettivo, costi quello che costi.
Guardiamo invece alla realtà dei fatti, al momento noti, al di là delle varie teorie che nel corso dei mesi si sono rivelate più o meno fantasiose.
In aula consiliare, nella giornata di mercoledì, sono state riportate alcune informazioni relativamente ad un esposto depositato dal vice-direttore di BCSM Bernardi in merito al caso della presunta operazione di finanziamento che avrebbe coinvolto Banca CIS e l’imprenditore Confuorti, su iniziativa del direttore licenziato di Banca Centrale Savorelli.
Informazioni che, sebbene coperte da segreto istruttorio o professionale, sono nella disponibilità di qualche consigliere di opposizione, nonostante il governo abbia già da diverse settimane – (si parla dei primi di settembre) - chiesto chiarimenti all’interno del CCR in merito a questa vicenda, sollevata da un’interrogazione. Chiarimenti a cui non è mai giunta alcuna risposta.
Contemporaneamente è stato sollevato il caso della Fondazione Banca Centrale, dibattuto nei giorni scorsi all’interno del Consiglio dei XII. Sembra che siano stati corrisposti emolumenti - non dovuti - o comunque non giustificabili dalle funzioni prestate riferendosi al Presidente dimissionario di Banca Centrale Grais, al direttore di Banca Centrale licenziato Savorelli, al membro della vigilanza dimissionario di Banca Centrale Siotto e all’ex Commissario della Legge, Vannucci.
Anche la coalizione ADESSO.SM chiede che sia fatta chiarezza su queste vicende. Se sono stati commessi reati, come sempre deve essere, che sia il tribunale a determinarlo e non qualche partito o qualche autonominatosi salvatore della patria. In seguito si faranno certamente anche le opportune valutazioni politiche.
Non saremo sicuramente noi a porre ostacoli sul fare chiarezza in merito a queste vicende e anche su altre su cui i profeti della verità che imperversano nel Paese e in aula sembrano un po’ distratti. Intanto però i molti problemi del Paese, in grande parte ereditati dal passato, devono essere affrontati. L’immobilismo è un lusso che la nostra Repubblica non può permettersi.
Era evidente che questo approccio avrebbe portato a contrasti e resistenze notevoli, visti gli interessi in gioco, come puntualmente avvenuto. Costruire il futuro, per il sistema bancario e per la nostra economia, deve necessariamente significare fare chiarezza su quanto è successo, trovare finalmente soluzioni realistiche e sostenibili ai problemi, e rilanciare lo sviluppo del Paese.
Nel corso dei pochi mesi di lavoro del Governo in molte occasioni si è dovuta affrontare una serie di attacchi volti a impedire un percorso verso il futuro, per ricorrere la difesa di vecchi interessi ormai insostenibili e il populismo del momento, non curandosi dei rischi di pesanti danni per l’intero Paese.
Stiamo assistendo a vicinanze politiche alquanto sorprendenti fra chi si professa profeta indefesso della verità e chi è stato protagonista degli anni della deriva morale del Paese, paradossalmente riuniti nel manifestare per il buon governo.
L’ultima evoluzione di questa azione è quello di accreditare, alla luce di alcune denunce in tribunale, l’idea che l’intero Governo e la maggioranza siano compromessi con chissà quali progetti criminali, tali da invocare un nuovo Governo, declinato in vari modi. Alla fine si finisce invariabilmente allo stesso obiettivo, costi quello che costi.
Guardiamo invece alla realtà dei fatti, al momento noti, al di là delle varie teorie che nel corso dei mesi si sono rivelate più o meno fantasiose.
In aula consiliare, nella giornata di mercoledì, sono state riportate alcune informazioni relativamente ad un esposto depositato dal vice-direttore di BCSM Bernardi in merito al caso della presunta operazione di finanziamento che avrebbe coinvolto Banca CIS e l’imprenditore Confuorti, su iniziativa del direttore licenziato di Banca Centrale Savorelli.
Informazioni che, sebbene coperte da segreto istruttorio o professionale, sono nella disponibilità di qualche consigliere di opposizione, nonostante il governo abbia già da diverse settimane – (si parla dei primi di settembre) - chiesto chiarimenti all’interno del CCR in merito a questa vicenda, sollevata da un’interrogazione. Chiarimenti a cui non è mai giunta alcuna risposta.
Contemporaneamente è stato sollevato il caso della Fondazione Banca Centrale, dibattuto nei giorni scorsi all’interno del Consiglio dei XII. Sembra che siano stati corrisposti emolumenti - non dovuti - o comunque non giustificabili dalle funzioni prestate riferendosi al Presidente dimissionario di Banca Centrale Grais, al direttore di Banca Centrale licenziato Savorelli, al membro della vigilanza dimissionario di Banca Centrale Siotto e all’ex Commissario della Legge, Vannucci.
Anche la coalizione ADESSO.SM chiede che sia fatta chiarezza su queste vicende. Se sono stati commessi reati, come sempre deve essere, che sia il tribunale a determinarlo e non qualche partito o qualche autonominatosi salvatore della patria. In seguito si faranno certamente anche le opportune valutazioni politiche.
Non saremo sicuramente noi a porre ostacoli sul fare chiarezza in merito a queste vicende e anche su altre su cui i profeti della verità che imperversano nel Paese e in aula sembrano un po’ distratti. Intanto però i molti problemi del Paese, in grande parte ereditati dal passato, devono essere affrontati. L’immobilismo è un lusso che la nostra Repubblica non può permettersi.
Riproduzione riservata ©